Il giornalista Salvatori e la mezzosoprano Chialli a Tarquinia per una conferenza-dibattito
Il 4 gennaio 2018, alle ore 17, nella sala consiliare del palazzo comunale di Tarquinia per parlare del canto nella storia della musica.
Un viaggio nello sviluppo del canto nella storia della musica. Con guide d’eccezione Dario Salvatori e Chiara Chialli. Appuntamento il 4 gennaio 2018 (ingresso libero), alle ore 17, nella sala consiliare del palazzo comunale di Tarquinia, per una conferenza-dibattito che vuole mostrare le profonde relazioni tra musica classica e moderna, con una particolare attenzione all’evoluzione del canto: dalla lirica al pop.
Conosciuto al grande pubblico, non ha bisogno di presentazione Dario Salvatori, giornalista, critico musicale, conduttore radiofonico e scrittore, responsabile artistico del patrimonio sonoro della Rai. Chiara Chialli è mezzosoprano, vincitrice del Concorso Europeo As.Li.Co. presso il Teatro Alla Scala di Milano, con una straordinaria carriera artistica che l’ha vista esibirsi nei più prestigiosi teatri italiani e internazionali, diretta da grandi maestri come Riccardo Muti, cui affianca un’intensa attività di divulgazione, scrivendo saggi e articoli per importanti riviste musicali, e didattica al conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, all’Accademia Tarquinia Musica e in altre prestigiose istituzioni culturali.
«Chiara Chialli, che abbiamo l’onore di avere come nostra insegnante, tiene molto a questo appuntamento. – sottolinea Roberta Ranucci, presidente dell’Accademia Tarquinia che con il Comune di Tarquinia e il Centro di Aggregazione Giovanile organizza l’evento – Ne abbiamo parlato in queste settimane per mettere a punto l’incontro. Mi ha chiesto di coinvolgere soprattutto i ragazzi. Ritiene importante avvicinarli al canto, di qualsiasi genere, anche pop, prestando attenzione alla tecnica vocale e alla respirazione. Ringrazio l’Amministrazione, nella figura del vice sindaco e assessore alle politiche giovanili Manuel Catini, per il sostegno dato alla realizzazione dell’evento».