Nessun accenno al porto cittadino nell’articolo 202 del decreto Rilancio varato ieri dal Consiglio dei Ministri. Caduti nel vuoto gli appelli della politica, in alcuni casi tardivi. La possibilità è che venga portato all’attenzione un decreto specificio per quelle realtà davvero in sofferenza.

CIVITAVECCHIA – Altro che fiducia. Gli appelli, forse tardivi in alcuni casi, sono caduti nel vuoto. Almeno stando alla lettura dell’articolo 202 del “decreto rilancio” relativo alle disposizioni in materia di lavoro portuale e di trasporti marittimi. Nessun accenno a Civitavecchia, alla sua situazione e alla necessità di un intervento mirato per non farlo morire. Perché nei giorni scorsi gli interventi bipartisan sono stati diretti tutti affinché dal Governo arrivasse una mano concreta allo scalo cittadino, colpito in modo duro dall’emergenza legata al covid-19, con il blocco totale delle crociere, settore che rappresenta il traffico chiave su cui si base l’economia del porto di Civitavecchia. Lo stesso presidente dell’Adsp Francesco Maria di Majo, nei giorni, durante l’audizione in regione, aveva parlato di “una perdita prevista nel bilancio 2020 di circa 19,8 milioni, una riduzione superiore al 50 per cento delle nostre entrate”.

Nel decreto varato ieri dal Consiglio dei Ministri, si legge come ” in considerazione del calo dei traffici nei porti italiani derivanti dall’emergenza Covid 19, le Adsp e l’Autorità di Gioia Tauro compatibilmente con le loro disponibilità di bilancio”, possono attuare una serie di iniziative. Ma è proprio la disponibilità di bilancio che manca a Molo Vespucci.

Le alternative ora sono due. Quella che il Governo abbia deciso e che quindi questa è l’unica strada percorribile, ma di certo non per l’Adsp del Mar Tirreno centro settenrionale. Un dl Rilancio che, comunque, raccoglie la delusione del mondo marittimo, come è emerso ieri dalle diverse dichiarazioni di Ancip (l’associazione che raggiuppa le Compagnie portuali), Confitarma, Assarmatori. L’altra possibilità, quella in cui ancora si spera, è che si segua la strada di un decreto ad hoc – come aveva fatto intendere le scorse settimane il ministro delle Infrastrutture e trasporti Paola De Micheli – proprio per quelle realtà, Civitavecchia in primis, colpite duramente dall’emergenza coronavirus.

I COMMENTI:  

PD – “Riteniamo importante l’istituzione di un fondo ad hoc di 6 milioni di euro per le Autorità Portuali in difficoltà. Un risultato che, seppur non ancora sufficiente, è frutto di un’interlocuzione che dura da giorni tra il PD di Civitavecchia ed i livelli superiori del Partito. In tal senso ringraziamo il Sottosegretario Margiotta, il Senatore Astorre, l’On Mancini e l’On Serracchiani, il responsabile del settore Porti del PD nazionale Simiani ed il responsabile del forum trasporti del PD regionale Lamparelli, oltre ai consiglieri regionali Califano, De Paolis, Mattia, Minnucci e Patanè.  L’ascolto del territorio, in questa fase, è stato solo un primo passo che sarà vanificato se, in sede di lavoro  parlamentare, non sarà più che ampliata la somma messa a disposizione dal Governo. Dobbiamo fare e faremo di più. Il PD di Civitavecchia si è già messo al lavoro per riprendere la trattativa e presentare delle modifiche, all’attenzione dei membri del Governo, del Parlamento, della Regione e dei livelli superiori del Partito, da trasformare in emendamenti per la conversione in legge del Decreto”.

BATTILOCCHIO, DURIGON, SILVESTRONI – “Esprimiamo profonda delusione per questo decreto Rilancio che non contiene alcuna misura specifica per  Civitavecchia, il suo sistema portuale ed il territorio, colpito in maniera pesantissima dall’emergenza. Solo proclami finora,a cui non sono seguiti fatti e numeri. Il Rilancio, leggendo questo decreto, sta solo nel titolo. Ci batteremo da subito in Parlamento , con azione sinergica, per incalzare il Governo con proposte specifiche e per provare a migliorare il provvedimento , raccogliendo il grido d’allarme dell’Amministrazione Comunale ,di imprese portuali ed operatori, totalmente dimenticati dall’Esecutivo. Per ora, il nulla. Troppe parole in queste settimane, urgono fatti concreti e risposte immediate” hanno dichiarato in una nota congiunta i coordinatori provinciali Alessandro Battilocchio( Forza Italia), Claudio Durigon (Lega) e Marco Silvestroni (Fdi).

Civonline

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