“Da irresponsabili continuare a mettere i Comuni in cosi forte difficoltà”.
“Per l’ennesima volta il Governo taglia i fondi ai Comuni e li mette in forte difficoltà, noncurante dei danni ai cittadini degli enti locali. A fronte di circa due milioni di euro già erogati per il funzionamento del Tribunale di Civitavecchia i nostri concittadini ne vedranno restituiti solamente un terzo e con la beffa di recuperarli in addirittura 30 anni. Dopo il taglio al Fondo di Solidarietà del 40% circa avvenuto nel 2014, che costerà ai civitavecchiesi circa 20 milioni di euro nel solo mio mandato, un altro taglio assurdo operato dal Governo a cui gli Enti Locali dovranno porre rimedio con acrobazie di bilancio ed inevitabili tagli ai servizi”. Lo afferma il Sindaco Antonio Cozzolino il giorno dopo il ricorso presentato contro il Ministero della Giustizia.
Entra maggiormente nel merito della questione, l’assessore al Bilancio Florinda Tuoro:
“Per far valere le nostre ragioni e difendere i servizi ai cittadini, il Comune di Civitavecchia ha presentato nella giornata di ieri ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del Decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 10 marzo 2017, che ridetermina i contributi spettanti ai comuni per le spese di funzionamento degli Uffici giudiziari sostenute sino al 31/08/2015.
Detto provvedimento in contrasto con quanto stabilito dalla normativa precedente che prevedeva un rimborso delle spese sostenute dai Comuni nella misura del 70%, stabilisce una quota di rimborso molto più bassa ma la cosa ancora più assurda è che la somma verrebbe restituita in 30 anni dal 2017 al 2046. Il decreto ovviamente non si preoccupa degli effetti negativi che una tale decisione produce sui bilanci dei Comuni con rischio di disavanzo in considerazione dei crediti iscritti in Bilancio che dovrebbero essere cancellati.
Il nostro Comune vanta un credito con il Ministero della Giustizia per le spese sostenute dal 2011 al 2015, e ancora da rimborsare, pari ad € 2.144.934,84, il DPCM assegna una somma pari ad € 985.420,74 da suddividere in 30 anni fino al 2046 con un importo annuo pari a soli € 32.847.36. Il Comune dovrebbe rinunciare a più di un milione di credito di rimborso e vedersi restituire in trent’anni spese già pagate negli anni passati con evidenti ripercussioni sulla già difficile situazione di cassa. Ritengo il provvedimento del governo estremante ingiusto e penalizzante per i cittadini di quei Comuni che sono sede di tribunali che devono pagare tasse in più per sostenere le spese che il Ministero della giustizia non vuole più rimborsare e subire ulteriori tagli dei servizi per riassorbire i disavanzi di bilancio.
Con il ricorso presentato al Capo dello Stato vogliamo tutelare i diritti dei cittadini civitavecchiesi e bloccare gli effetti dannosi di questo irragionevole provvedimento del governo. Un particolare ringraziamento va all’avvocatura comunale, in particolare all’avv. Occagna, che si è occupato con grande professionalità di questo delicato contenzioso”.