IL LAVORO INTERIORE(Rubrica a cura di Alessandro Spampinato)

Uomo-Vitruviano

Se pensiamo di voler costruire una casa dobbiamo prima fare un progetto che preveda la sua forma, le sue dimensioni, il materiale, gli strumenti e i mezzi che servono per costruirla. Quindi ci vuole un architetto che la pensa, un ingegnere che la approva e una ditta edile che la realizza. Ma prima di tutto un committente che la vuole e investe le risorse per farla. Ma se volessimo costruire noi stessi cosa dovremmo fare e come dovremmo agire? La nostra coscienza e la nostra personalità non hanno una struttura fisica, quindi non si può agire direttamente e materialmente su di esse per modificarle. Si usa, allora, la metafora della costruzione di un edificio e il linguaggio simbolico della chimica per guidarci in questo campo di realtà che riguarda l’essere che noi siamo al fine di poter lavorare interiormente su di noi, conoscendo la tecnica, l’arte e i segreti del mestiere per farlo. Infatti, sin dall’antico Egitto, si usava il linguaggio simbolico Alchemico per tracciare la via e indicare le fasi e gli strumenti di lavoro che il ricercatore della Verità e di Se stesso poteva utilizzare per compiere ” la Grande Opera”, cioè la realizzazione di Sè in questa vita. Gli Alchimisti distinguevano tre elementi costituenti la “materia prima”, complementari e non separabili, che sono il Solfo o Archeo, la scintilla di Vita, il “seme dei metalli” o “Quint’essenza”, la forza da utilizzare per trasformare i vili metalli in Oro prezioso; il Sale, che corrisponde al corpo biologico, alla materia, alla fissità e alla pesantezza che mette limiti ma permette l’esperienza della vita e il Mercurio, elemento intermedio tra Solfo e Sale, che è collegato sia all’acqua che all’aria. Come elemento fisico è caratterizzato dalla mobilità, dalla imprendibilità, è associabile al principio umido delle cose, “acqua dei metalli”, è plasmabile ed è in continuo movimento. Il Mercurio è “Lunare” se sotto l’influenza del Sale, della nostra fisicità corporea e presiede alle passioni e alle emozioni, è “Ignificato” se sotto l’influenza del Solfo, del fuoco della Vita e presiede al dinamismo, all’ardore, all’amore e alla volontà tenace. Il Solfo è la nostra coscienza superiore, il nostro Sé più profondo che va cercato, risvegliato e consapevolizzato; il Sale è la nostra materia con i suoi elementi e energie istintive primordiali che va conosciuta, addomesticata, messa sotto il nostro controllo volontario; il Mercurio è la nostra Anima o ego, sede del nostro libero arbitrio, della nostra facoltà di scegliere, della nostra struttura morale e razionale. Questi sono i materiali che ci servono per la costruzione della nostra casa, per realizzare il nostro progetto. Quali sono gli strumenti? La conoscenza, l’intelligenza, la razionalità, la volontà, la pazienza, la perseveranza, il silenzio, la passione, l’amore, la creatività, la memoria, ecc. E chi sono tutte quelle persone che servono per la costruzione? Sono le diverse parti di noi: il Sé, l’io, l’es, il cuore, la mente, le emozioni, i sentimenti, i pensieri, ecc. Noi siamo i committenti, gli architetti, gli ingegneri, gli operai e la nostra struttura psico-fisica è la materia che con scienza, arte e amore dobbiamo lavorare e plasmare per trasformarci e realizzarci. La psicoanalisi, con S. Freud, K.G. Jung, A. Adler e J.Lacan, modernizza il linguaggio alchemico e lo riveste di una struttura scientifica, ma sempre della stessa cosa parla. Noi nasciamo troppo piccoli e indifesi per capire come stanno realmente le cose e dov’è la verità. Sul nostro io, sin da piccolissimi, vengono impiantate strutture emotivo-mentali che ci rendono ciechi e sordi a noi stessi e all’essenziale per farci così adeguare ad una realtà illusoria e artificiale chiamata cultura o società. Nasciamo liberi e dotati di un potenziale incredibile, ma veniamo da subito soffocati, sporcati e plasmati dalla così detta “educazione” che ci rende schiavi spaventati e insicuri. Ecco allora sorgere nell’adulto rimasto sano e integro, dal profondo di se stesso, il desiderio di verità e di conoscenza che sente di avere, ma che ha perduto venendo al mondo per volontà del mondo stesso! E qui si inserisce il lavoro interiore, analitico, alchemico, terapeutico di ordinamento interiore, di demolizione del vecchio e falso e di progettazione e scoperta del nuovo.
Senza questo lavoro interiore non sapremo mai chi siamo e a cosa siamo destinati, conosceremo soltanto le nostre disgrazie, le nostre paure e le nostre nevrosi che per natura e per cultura portiamo addosso.
www.alessandrospampinato.com