La fine di settembre significa la riapertura delle università. Con la fine della quarantena avremmo sperato come studenti di tornare a popolare i corridoi e le aule ma per molti di noi non sarà così. Molti atenei infatti hanno disposto ancora per il primo semestre forme di didattica a distanza o mista e ancora una volta numerose studentesse e numerosi studenti incapperanno nelle difficoltà tecniche del caso: computer inadatti, connessioni a internet scandenti, assenza di luoghi idonei per lo studio. Stessi problemi per i numerosi smart-worker che non trovano ancora nel pubblico una risposta soddisfacente.
Dopo aver ascoltato e raccolto numerose preoccupazioni in merito all’impossibilità di usufruire di spazi pubblici dedicati allo studio, pretendiamo che l’amministrazione comunale affronti il problema e trovi soluzioni concrete per garantire il diritto allo studio e al lavoro. Chiediamo che si individuino spazi nel rispetto delle attuali normative di contenimento per il Covid-19 e che si implementino le possibilità di connessione a internet (Wi-Fi e dispositivi).
I diritti allo studio e al lavoro non devono essere ulteriormente calpestati.
Il Paese che Vorrei
Generazione Futuro – La rete