SANTA MARINELLA – Il 29 gennaio, nell’ampio spazio antistante alle palazzine di via Elcetina, il Comitato cittadino per l’Emergenza Abitativa di Santa Marinella ha festeggiato con un brindisi l’avvenuta consegna degli appartamenti alle prime famiglie aventi diritto. La cerimonia di benedizione delle case da parte del sacerdote della Chiesa del Carmelo, ha preceduto le poche parole che Stefania Abbatiello, presidente del Comitato, ha voluto esprimere auspicando che anche tutte le altre famiglie in difficoltà possano a breve essere ospitate nello stesso complesso e rinnovando il suo personale impegno a favore dei più bisognosi.
Si chiude solo un primo capitolo di una partita che sin dall’inizio è apparsa difficile e tortuosa, con ripetute promesse mai rispettate sui tempi di consegna, informazioni confuse, annunci frequenti sistematicamente smentiti e incoerenti rimpalli di responsabilità. Diversi gli enti coinvolti, l’Ater, il Comune di S. Marinella, la Regione.
Il Paese che Vorrei, di cui numerosi membri erano presenti alla cerimonia, si rallegra per la consegna delle case evidenziando alcuni aspetti meritori dell’intera iniziativa per i quali si è speso con convinzione. Il primo dei quali è avere ottenuto le case a zero consumo di suolo. Infatti, contrariamente a quanto – all’inizio del suo mandato – il Sindaco avrebbe prospettato per l’assegnazione delle case, l’ATER ha ristrutturato le palazzine di un certo pregio abbandonate di via Elcetina e, così facendo, ha creato un quartiere popolare periferico in cui non è stata sacrificata la bellezza.
Presenti Marco Cacciatore, ex presidente della Commissione urbanistica in Regione, sempre attivo interlocutore, Elisabetta Gallo di Rifondazione Comunista e Daniele Crespi, che si sono fatti interpreti a livello locale della vicenda, Maurizio Puppi ed Enrico Veneruso, rappresentanti dell’Unione Inquilini che spesso hanno denunciato lungaggini e contraddizioni.
Il Paese che Vorrei auspica tempi più celeri per la prossima assegnazione ed, inoltre, perché la bellezza del posto non venga deturpata, ma anzi arricchita, si fa interprete del desiderio del Comitato e dei cittadini presenti di non vedere lo spazio antistante alle case interamente asfaltato per dar luogo ad un grande parcheggio. Piuttosto chiede che nello stesso spazio, anche per proteggere le palazzine dalla calura estiva, siano piantati alberi sapientemente sistemati accanto ai posti auto, come avviene nei più bei quartieri cittadini.
IL PAESE CHE VORREI