CIVITAVECCHIA – Il Circolo del Partito Democratico di Civitavecchia partecipa alle iniziative di commemorazione del bombardamento che colpì la nostra città.

A distanza di 80 anni, il 14 maggio 1943 rimane una ferita non rimarginata della storia cittadina.

Vive ancora, nella memoria privata e collettiva, il sentimento di lutto che colpì tante famiglie.

Oltre 400 morti e 300 feriti furono il bilancio di un attacco aereo fulmineo ma prevedibile, aggravato dalla inefficienza dei sistemi d’allarme approntati da un regime in via di decomposizione.

Le giovani generazioni possono rivivere indirettamente, alla luce delle scene che ci giungono oggi dal mondo, le tappe della tragedia che si abbatté su una popolazione inerme, già provata dalla guerra.

La devastazione del porto, del tessuto urbano, di tanti monumenti simbolo di una storia secolare.

Lo sfollamento di un popolo sgomento, la sospensione della vita civile e istituzionale, la frattura della memoria, che ancora oggi è difficile ricomporre.

Quel bombardamento, seguito da più di ottanta incursioni aeree, rappresenta uno spartiacque epocale.

Ma nella memoria resta la forza di una popolazione che superò lo smarrimento iniziale, stabilì rapporti di solidarietà con le comunità che la ospitavano, reagì con dignità ai disagi finali della guerra e alla repressione nazifascista.

La resistenza partigiana ebbe tra i protagonisti molti civitavecchiesi sfollati.

Intorno a quel nucleo si formò una nuova classe dirigente, giovane e inesperta ma fiduciosa, che si fece carico dello sforzo immane di ricostruzione materiale e morale.

Sulle macerie della guerra e del regime che l’aveva voluta ha preso vita la Civitavecchia democratica e repubblicana.

Non si può celebrare con buona coscienza questa data, se non la si colloca tra il 25 aprile e il 2 giugno.

Il Partito Democratico di Civitavecchia

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