“Oggi è stato un consiglio comunale molto importante, cruciale per la pianificazione del territorio della nostra città e per togliere di mezzo alcune delibere pro-palazzinari fatte nel passato e che avrebbero consentito la continuazione di un consumo spregiudicato del suolo verso una città non sostenibile” inizia così il post su Facebook del Sindaco in cui fa il punto sul consiglio comunale che si è tenuto ieri mattina.
Relativamente all’urbanistica sono state votate 3 delibere “nella pesante assenza dei consiglieri comunali di opposizione (presenti solo De Paolis e a tratti Scilipoti)” commenta Cozzolino.
“1 – Revocata la ridensificazione del PZ4: un parco verde sorgerà nella zona di Palazzo d’Acciaio (campo dell’Oro) invece che una colata di cemento. All’epoca ci fu una protesta dei cittadini a cui io partecipai e della quale condividevo i contenuti. Mi ero preso un impegno: quando governeremo ritireremo questo provvedimento.
Promessa mantenuta.
2 – Ritirata la delibera 35 di Moscherini che garantiva un milione di metri cubi (famosa come la variante alla variante 29) di cemento in zona sud, per un totale di 83 ettari di suolo cittadino. L’ex Sindaco aveva provato ad aggirare il PTPG (piano territoriale provinciale generale) con un’alchimia amministrativa, bocciata e dichiarata illegittima a suo tempo dalla Provincia.
3 – Ritirata la delibera di adozione del PZ14 di Moscherini: evitata l’espansione dei palazzinari in zona agricola a San Gordiano.
Pianificazione selvaggia e pericolosa per il territorio, fuori legge, e che come al solito non faceva considerazioni su domande molto semplici, del tipo: “da dove prenderanno queste abitazioni l’acqua?”
Più verde, meno cemento, specie quello inutile e speculativo” conclude il Sindaco.
Per quanto riguarda il bilancio, l’assessore Tuoro ha illustrato una variazione di bilancio, utile ad iscrivere 600.000 euro di contributi regionali da destinare ai servizi sociali. Si è passati poi al bilancio consolidato 2016, un nuovo adempimento contabile che da un’informazione in più agli enti locali che, come il Comune di Civitavecchia, hanno società partecipate e che ha portato alla luce un risultato negativo sul bilancio totale, aggregato, quello del comune e quello delle sue partecipate di meno 38 milioni di euro.