“La politica della menzogna, è stato dimostrato dalle recenti elezioni politiche, non paga. Nell’era della rete e dei social network, chi vuole informarsi ha facilmente modo di scoprire la verità.
L’opposizione dei ricorsi persi continua con la sua opera di sterile ostruzionismo nei confronti dell’operato della nostra amministrazione, in particolar modo con il consigliere Grasso che utilizza i suoi organi di informazione per mistificare in continuazione la realtà, in barba al codice etico dell’ordine professionale che imporrebbe una ricerca della verità e dei fatti ed un controllo delle fonti.
Bugie che non stanno in piedi e a forza di gridare “al lupo al lupo” succede che al consigliere Grasso non creda ormai più nessuno. La prova è che dopo l’ennesimo articolo di pure fandonie pubblicato dai giornali di partito, nessuno venga allarmato a chiedermi conto di quanto accaduto, già consci del fatto che sia solo una strumentalizzazione politica.
Do comunque modo a chi vuole informarsi, di sapere dove è la verità.
Nessun esubero: stiamo salvando tutti i posti di lavoro come promesso in campagna elettorale e come dimostrato con i fatti in questi 3 anni, nonostante l’opposizione dei ricorsi persi stia provando in tutti i modi a metterci i bastoni fra le ruote.
Al 30 novembre avevamo individuato alcuni esuberi all’interno dell’azienda, obbligatorio secondo la legge Madia, ma a febbraio abbiamo superato quel punto dimostrando per l’ennesima volta la fattiva volontà del mantenimento dei posti di lavoro. Il primo attacco politico è quindi privo di fondamento.
Nessun maxi stipendio: l’amministratore, il dott. de Leva (scelto tramite evidenza pubblica sulla base della meritocrazia) non costa uno sproposito. Quello indicato da Grasso (85.000 euro) non è il suo compenso ma il costo aziendale (tasse, cuneo fiscale, ecc) che è un terzo di quello previsto dal budget della società per il 2017. Infatti per l’organo di amministrazione il piano industriale del 2017 prevedeva un corrispettivo massimo di 240.000 euro (in vista del CDA): quindi il risparmio prodotto (circa 155.00 euro) è pari a circa un terzo del risparmio totale prodotto da tutti i lavoratori tramite la giornata di solidarietà (circa 450.000 euro).
Inoltre tale costo, oltre ad essere più basso di quello di alcuni dipendenti della società, è molto al di sotto della media nazionale che si assesta poco sopra i 200.000 euro (fonte Praxxi).
Grasso forse dimentica che in passato le cifre di emolumenti fra vertici e consulenze erano mostruosamente maggiori ed i risultati dei precedenti brillanti manager li abbiamo visti tutti.
CSP è una società nata da 7 mesi che sta piano piano prendendo il via e sarà a regime strutturata come una società seria di servizi pubblici e non come il poltronificio voluto nel 2008 da quel “asso nella manica” che avremmo avuto come assessore se il consigliere Grasso avesse vinto le elezioni nel 2014.
Quando il consigliere vorrà iniziare a parlare di Politica, troverà in noi interlocutori pronti ad ascoltare. La continua e sterile mistificazione dei fatti invece non riesce nemmeno più nell’intento di provocare inutile allarmismo all’interno dell’azienda e nei cittadini”.
Così in una nota il Sindaco Antonio Cozzolino