“E’ finito il tempo delle false promesse: ci si attivi al più presto per evitare le continue frane a Radicata e Cicugnola”.
“Mi auguro che il secondo mandato della presidenza di Zingaretti alla Regione Lazio inizi con altro piglio rispetto a quanto dimostrato nella scorsa legislatura. La speranza è che vista la mancanza di una maggioranza tale da permettere al governatore di approvarsi in solitudine i provvedimenti proposti, inizi un percorso di collaborazione anche nei confronti dei Comuni di diverso colore politico.
Negli anni del mio mandato da Sindaco, questa collaborazione non c’è praticamente mai stata. Per questo ho scritto al Governatore, mettendo in copia anche i tre consiglieri regionali del nostro territorio (Porrello, De Paolis, Tidei) affinchè supportino la richiesta di finanziamento per la progettazione dell’intervento di consolidamento dei fronti franosi. Da 3 anni alle false promesse di Zingaretti e dei suoi collaboratori non seguono fatti concreti, e io ho perso la pazienza.
Come già annunciato il servizio idrico il 3 aprile passerà ad Acea: se la Regione Lazio continuerà ad ignorare i problemi del nostro territorio però, i disagi per i cittadini civitavecchiesi continueranno ad essere consistenti.
Di seguito la lettera da me inviata:
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Egregio Presidente Zingaretti,
Con la presente sono ad evidenziarle che, a causa della siccità estiva della scorsa estate 2017, che ha inciso in profondità sull’assenza di umidità del terreno, e le piogge abbondanti ed il ghiaccio recenti, nella giornata di giovedì 8 marzo nelle aree collinari di Radicata e Cicugnola, si è verificato l’ennesimo evento franoso. Gli smottamenti sono stati di tenore tale da produrre danni alle tubazioni dei due acquedotti (lo storico acquedotto dell’Oriolo e quello gestito dalla partecipata del Comune CSP srl) con conseguente interruzione dell’approvvigionamento idrico della città per un totale di 140 litri – secondo. Essendo il fenomeno al di fuori del perimetro di servitù delle nostre tubazioni ed indipendenti dalle nostre ordinarie e straordinarie manutenzioni, denunciamo che questi accadimenti, fuori dal nostro perimetro territoriale e dalla nostra gestione amministrativa, portano pregiudizio e penalizzano la nostra cittadinanza in aree vaste con interruzioni prolungate di un bene primario quale l’acqua potabile.
La situazione è diventata ormai insostenibile soprattutto perché è dall’ottobre 2015 (come dimostrano le note allegate) che intratteniamo rapporti con la Regione Lazio per tentare di avere un supporto alla risoluzione del problema; i tecnici del Genio Civile della regione sono anche stati sul posto per verificare la situazione. Nel corso di questi anni, dialogando con la direzione regionale “risorse idriche e difesa del suolo”, abbiamo tentato di avere dalla Regione Lazio un finanziamento per la progettazione dell’intervento di consolidamento dei fronti franosi, per poter in seguito sottoporre il progetto stesso alla piattaforma RENDIS. Più volte il dott. Lasagna e l’assessore Refrigeri, nel corso dei nostri incontri, ci avevano garantito il finanziamento del progetto che, tra l’altro, ammontava a qualche decina di migliaia di euro: una cifra assolutamente sostenibile per un Ente come la Regione.
Le promesse purtroppo ad oggi sono state completamente disattese. Dal 2015 il grave problema non è stato risolto..
Allo stato delle cose, dopo gli innumerevoli tentativi, non posso che prendere atto della totale indisponibilità della Regione Lazio ad una proficua collaborazione tra Enti per la risoluzione dei problemi della cittadinanza.
Con la presente quindi vi diffido dall’intervenire immediatamente su un problema di Vostra competenza che saremmo stati ben felici di contribuire a risolvere sempre nell’ottica della leale collaborazione che dovrebbe costituire pilastro fondante dei rapporti tra Enti”.
Antonio Cozzolino, Sindaco di Civitavecchia