E’ giallo sulla scomparsa di una donna cinese che il 10 Febbraio scorso si era imbarcata a Civitavecchia, con il marito irlandese e due figli minorenni, su una nave ave della compagnia Msc per una crociera nel Mediterraneo. Il 20 Febbraio rientra in porto, ma, ultimate le operazioni di sbarco, il personale si rende conto che qualcosa non quadra: il numero delle persone scese, come risulta incrociando i badge, è inferiore a quello delle persone salite. Manca la donna cinese e nessuno ne ha denunciato la sparizione durante la traversata o dopo. Da Msc denunciano il caso alla polizia di frontiera di Civitavecchia, che ha come primo obiettivo quello d’intercettare il marito irlandese e i figli. Un controllo elettronico sulle liste dei passeggeri in procinto di partire per l’Irlanda con voli low-cost consente di trovare il nome dell’uomo ormai sospettato, che viene bloccato poco prima di lasciare il nostro Paese. L’ipotesi degli inquirenti è netta: il marito potrebbe aver ucciso la moglie durante una crociera nel Mediterraneo, tentando di lasciare l’Italia come se nulla fosse insieme ai figli minorenni che li avevano accompagnati nel viaggio. Per questo ieri sera un cittadino irlandese è stato fermato all’aeroporto di Ciampino (le prime indiscrezioni riferivano di un intervento a Bologna, dove si era effettivamente concentrata una parte delle ricerche poiché anche lì era in partenza un volo per Dublino) con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Secondo la Procura di Civitavecchia, ha ucciso la compagna durante la navigazione nei pressi di Genova, ha proseguito ed è sceso senza denunciare la scomparsa della donna, cadendo in gravi contraddizioni nel corso d’un successivo interrogatorio.