gruppo alberghiero parco fregene

Una giornata a contatto con la natura alle porte di Roma: martedì 24 aprile, gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, accompagnati dal loro docente di Scienze Motorie Alessandro Battipaglia, dalla collega Prof.ssa Giuseppina Cappa e dall’educatore Francesco Sasso, hanno visitato il Parco Avventura di Fregene, tra i più grandi ed  innovativi in Italia. Percorsi differenziati per età con passerelle, liane, ponti, piattaforme aeree, per mettere alla prova, in assoluta sicurezza, le proprie capacità di equilibrio e di coordinazione. “E’ un ambiente in cui è possibile imparare divertendosi – ha affermato il Prof. Battipaglia – nel pieno rispetto dell’ecosistema. Si tratta di attività dall’alto valore formativo, che aiutano a sviluppare le proprie doti, imparando a riconoscere i limiti e le potenzialità di ogni studente, in un contesto naturale accogliente e sicuro”.
Il Parco Avventura – adatto ad ogni età e target di utenza (dai 2 ai 99 anni) – propone percorsi di educazione ambientale e motoria, individuali e di gruppo. I programmi, elaborati per scuole di ogni  ordine e grado, si svolgono nello straordinario scenario della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e della pineta di Fregene, che annovera fra i suoi alberi alcuni esemplari di ‘Pinus pinea’ tra i più antichi d’Europa.
Un insieme di 15 percorsi sospesi a diverse quote da terra, installati su alberi ad alto fusto, con diverso grado di difficoltà e differenziato in base all’età dei partecipanti. Che cos’è il Parco Avventura? “Un modo nuovo ed emozionante di vivere la natura, riscoprendo il bosco e avventurandosi tra le chiome degli alberi. – spiegano i responsabili  – Gioco, emozioni ed avventura si uniscono per far vivere una giornata indimenticabile, in completa sicurezza e nel pieno rispetto della natura, grazie a percorsi in sospensione costituiti da cavi, piattaforme aeree in legno e cordame. Essenziali doti come l’equilibrio, la coordinazione, la voglia di avventura e la ‘fisicità’. Il criterio ispiratore del Centro – aggiungono – è quello di riuscire, attraverso il gioco nella natura, ad avvicinare il maggior numero di persone allo sport, non solo adulti ma anche bambini e adolescenti, nella consapevolezza che il bambino di oggi, se impara a vivere lo sport, sarà un uomo adulto con maggiori abilità e con un innato fair play”.
Un grande laboratorio naturalistico, ideale per potenziare le capacità di osservazione del territorio, la sensibilità ambientale, la conoscenza non soltanto dell’ecosistema, ma anche del proprio corpo. Il Parco è facilmente raggiungibile e si trova a 20 minuti da Roma. “Gli allievi hanno partecipato con entusiasmo a tutte le attività ludico-didattiche proposte dagli organizzatori – ha commentato il Prof. Alessandro Battipaglia al termine della giornata – testando le proprie attitudini all’esplorazione, alla sperimentazione, ma anche alla cooperazione. Molti di loro non conoscevano neppure l’esistenza del Parco. Un’esperienza da ripetere”.

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