C’è una relazione tra la consapevolezza e l’amore? Senza nulla togliere al male e alla sua forza distruttrice che tutti noi conosciamo più o meno bene e più o meno direttamente, secondo un certo punto di vista l’uomo non nasce per forza cattivo. Tranne alcune eccezioni in cui naturalmente, deliberatamente e scientemente alcune persone operano per il male, dentro di noi ci sono, invece, spinte, bisogni, motivazioni e interessi al bene proprio e della collettività. Gran parte dell’umanità nasce con una spinta al bene, alla socialità, alla realizzazione e alla felicità. Ma allora come mai tanta sofferenza, incomunicabilità, conflitti, odio e violenza? Una risposta potremmo trovarla nella poca consapevolezza che abbiamo di noi stessi e del Bene in quanto tale. Se pensiamo alla nostra infanzia o osserviamo i bambini di oggi crescere, possiamo capire che nulla si è fatto e si fa per accrescere la conoscenza di sé stessi e del mondo circostante, mentre gli sforzi sono tutti volti ad impartire regole spesso contraddittorie, senza senso e coerenza, lezioni di vita strampalate e approssimative o a parcheggiare i bambini davanti a Tv, Tablet o Smartphone. Sostanzialmente, senza una buona e matura guida che sappia indirizzare senza deviare o condizionare la crescita e senza un allenamento al ragionamento e all’analisi, le persone si formano proprie idee per lo più istintive, semplici e rigide su se stesse, sugli altri e sulla vita. Se provassimo a chiedere a dieci persone che idea hanno della felicità avremmo dieci risposte differenti, tutte derivanti da esperienze e elaborazioni personali quasi mai passate al vaglio della critica, del confronto e del ragionamento condiviso. Siamo un po’ tutti autoreferenziali e chiusi al confronto e alla condivisione. Invece, per poter accrescere il nostro livello di consapevolezza è opportuno aprirci al ragionamento e al confronto con gli altri e vedere le cose anche da altri punti di vista. In proposito c’è un esercizio molto bello e interessante da proporre ai bambini e agli adolescenti. Tutti noi sappiamo quanto è bello e divertente correre e rotolarsi o sdraiarsi su di un prato. E’ una bella immagine, piacevole e non c’è nulla di male, no?
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