Incendi, una domenica bestiale
Si contano i danni dopo le fiamme. Il grido d’allarme della San Pio X: “impianto inutilizzabile, stagione a rischio” .
Una città nella morsa degli incendi. Danni, paura ma anche la consapevolezza che Civitavecchia viva nel pericolo costante di tornare ad essere circondate dalle fiamme, giunte fin nel centro città: si evitato il peggio grazie alle forze dell’ordine, protezione civile e semplici cittadini che magari “armati” di semplici secchi d’acqua hanno evitato il peggio, ovvero che i danni e non solo fossero ricordati per lungo tempo. Le indagini vanno avanti e sono sempre più indirizzate nella direzione di evidenziare la mano dell’uomo, o meglio, di un vero e proprio disegno criminoso: troppe coincidenze, troppi segnali che sono al vaglio degli inquirenti per capire chi e perché abbia messo in atto una azione che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più drammatiche.
Sta di fatto che anche le condizioni non proprio ottimali di gran parte dei terreni, hanno rappresentato quella marcia in più nello sviluppo dell’incendio, tra erbacce, discariche abusive e via dicendo. Come detto dei danni; molti, come ad esempio quelli subito dal Gruppo sportivo San Pio X. La zona della Polveriera è stata una delle più colpite, con i focolai che sono stati spenti solo in tarda serata. Al “Riccucci” i danni sono stati ingenti, come è possibile vedere dalle foto. Danni all’impianto elettrico, a quello idraulico e al campo di calcio a cinque, il cui manto è stato avvolto in parte dalle fiamme. Ma tutta la struttura è stata danneggiata seriamente. “A questo punto è messa a rischio tutta l’attività per la prossima stagione – fa notare il presidente rossoblu Marco La Rosa– i danni sono ingenti per decine di migliaia di euro, abbiamo temuto davvero il peggio in quelle ore. Speriamo di riuscire a sistemare il tutto ma al momento il futuro del club è davvero una incognita”. A poche decine di metri di distanza danni anche al canile municipale, dove tra l’altro sui social network è scoppiata una polemica sulle operazioni di salvataggio degli animali. Ma al di là di tutto, l’incendio di domenica ha confermato ancora una volta la necessità di fare prevenzione ed obbligare i proprietari dei terreni ad una cura degli stessi e al taglio dell’erba incolta. Solo così si possono evitare vere e proprie calamità, con un città avvolta da incendi e sotto la morsa del fumo.