Azzopardi, “Questa sentenza mi restituisce onore e dignità”.
Con formula piena e dopo quasi otto anni, la Corte d’Appello di Perugia ha assolto l’Avv. Edgardo Azzopardi, procuratore speciale alle Relazioni Istituzionali di Port Mobility, dall’accusa di concorso in rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta legata ai grandi eventi del G8.
«Dopo tanti anni, mi è stato restituito l’onore e la dignità. Ringrazio l’Avvocato Marcello Melandri – commenta l’Avv. Azzopardi – che mi ha sempre assistito e plaudo l’attenzione dei giudici che hanno giustamente riformato la sentenza di primo grado, accogliendo le tesi difensive».
La vicenda prese spunto da una costola del procedimento dell’inchiesta sulla “Cricca dei grandi eventi” di cui il processo è in corso a Roma, per alcune intercettazioni che, secondo gli inquirenti, presupponevano lo sfruttamento dell’amicizia dell’Avvocato con l’allora Procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, rivolto ad assumere informazioni su inchieste riguardanti l’Ing. Angelo Balducci, all’epoca Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Così, mentre il procedimento principale, ancora in corso, si svolgeva a Roma, proprio per il coinvolgimento del magistrato che nel frattempo aveva patteggiato, non ammettendo colpe (ma che, per uscire dalla gogna mediatica, si era ritirato in pensione), l’Avv. Azzopardi e l’Ing. Balducci, oltre agli imprenditori Anemone e Messina, erano finiti a processo a Perugia per il reato di concorso in rivelazione del segreto di ufficio.
Doppia soddisfazione per Azzopardi che, nell’arco di 35 giorni, ha incassato non solo l’assoluzione di ieri ma anche il proscioglimento, sempre con formula piena perché il fatto non sussiste, della vicenda dei lavori della Darsena traghetti nel porto di Civitavecchia, in cui era implicato con altre 19 persone altrettanto prosciolte.