“Dice Arlecchino a Pulcinella: ma dove vai? Non vado, mi portano! Passa il codazzo con tutto il governo. Allora sei con loro? Pulcinella stizzito: “Loro chi?” Quelli del Governo camminano a passo svelto, ci sono tutti e sembrano soddisfatti. Pulcinella: “Perché ce lo abbiamo ancora un governo, ricordate? Lega e M5s dicevano di voler inserire le loro proposte nel documento economico, per il futuro del Paese. Poi s’è saputo più niente, si sono disinteressati”. Descrive con questo paragone storico e con questo tono ironico l’attuale momento politico italiano, Rocco Tiso, portavoce di “Iniziativa Comune”, neonato gruppo di Cooperazione e Proposte, composto da “Radici” (Raggruppamento corpi intermedi nessuno tocchi le radici), “Confeuro” (Confederazione degli agricoltori europei e del mondo) e “Soggetto giuridico” (Organismo di aggregazione intercategoriale e coinvolgimento dei cittadini).
Rocco Tiso aggiunge: “Mentre Arlecchino si prende con Pulcinella, il Consiglio dei ministri che mai nessuno ha votato ha approvato il documento di programmazione economica e finanziaria, Def. Insomma, Di Maio litiga e Renzi governa, mentre noi cittadini facciamo la fila, meglio siamo in coda per fare il 730 con il batticuore, in attesa di conoscere le tasse da pagare. Il Def è “l’Abc” di cosa si intende fare negli anni successivi, ma il documento è stato approvato da un governo che non può governare e che è stato sfiduciato il 4 marzo dagli italiani. È, come se nulla fosse, questo governo – puntualizza il portavoce di “Iniziativa Comune” – ha prorogato di sei mesi i commissari dell’Alitalia, su cui pende una procedura europea sul prestito di 900 milioni di euro. Anche per questo le maschere litigano, perché nella sostanza è un “cesto” vuoto fatto solo di previsioni e numeri sui quali dovranno rispondere le “stelle cadenti” in questo chiaro di luna dove si scorgono le prime ombre di contestazioni. Nulla è scontato anche perché non è per nulla facile portare l’acqua nel cesto di vimini”.
Insomma, il nuovo governo non c’è ma a guidare il Paese c’è quello vecchio, targato Gentiloni. E qui viene fuori l’analisi di Tiso sul Movimento Cinque Stelle: “A nulla giova girarsi dietro, il capo dei pentastellati ebbe a dire dopo la vittoria che il Def “sarebbe stata la prima occasione per incidere, con le proposte del Movimento 5 Stelle. Mentre Salvini disse ben chiaro che non avrebbe mai proposto il reddito per chi sta a casa, ma una manovra alternativa fondata sul contrario: meno tasse”. Lo stato dell’arte? “Né Di Maio, né Salvini sono al governo. Anzi, da quanto si apprende, le trattative per formare un governo proseguono, ma tutto dipende da Renzi”. Della serie: A volte ritornano.