Due giorni con Giorgio Rocchino, chef-barman di fama internazionale, per apprendere i segreti del bartending e della mixology: all’Alberghiero di Ladispoli il 18 e il 19 dicembre sono stati giorni speciali, destinati ad entrare nella storia dell’Istituto. “E’ proprio così – ha affermato il Prof. Bruno Mazzeo, Docente di Sala e organizzatore dell’evento – Giorgio Rocchino è un professionista straordinario, un maestro del bartending, un vero e proprio artista. Le lezioni da lui tenute ai nostri studenti sono state seguite con straordinario entusiasmo ed interesse”.
“Nel nostro Istituto puntiamo da sempre all’alta formazione e all’eccellenza. – ha aggiunto la Dirigente Scolastica dell’Alberghiero Prof.ssa Vincenza La Rosa – Ma c’è un altro aspetto che qualifica l’offerta formativa dell’Alberghiero di Ladispoli: l’inclusione e l’integrazione. Abbiamo sempre creduto nella necessità di personalizzare la didattica, di renderla flessibile e in grado di valorizzare le diversità e le diverse abilità. Oggi – ha aggiunto la Preside – nel vedere l’entusiasmo del nostro allievo ‘speciale’ Gerardo Amodio, che ha aiutato Giorgio Rocchino nella preparazione dei cocktail ci siamo emozionati e commossi. Tutti. Il nostro dovere di educatori è sì quello di trasmettere conoscenze e competenze, ma anche ed altrettanto quello di favorire e sviluppare relazioni basate sulla solidarietà, sull’empatia, su una ‘cultura della collaborazione’ che consenta di ‘stare bene a scuola’ ad ogni allievo, soprattutto ai più fragili, che hanno moltissimo da insegnare ai loro compagni. Lo ha dimostrato questa mattina il nostro straordinario Gerardo, a cui Giorgio Rocchino, con un gesto che non dimenticheremo, ha voluto far dono del suo personale cocktail shaker”.
“Sono felicissimo di essere stato con voi – ha affermato Giorgio Rocchino, barman personale del Principe di Monaco, nel salutare gli studenti dell’Istituto Alberghiero – Non stancatevi mai di imparare, di ‘rubare con gli occhi’ i segreti e l’esperienza degli altri. E lavorate sempre con passione. Solo l’amore per la vostra professione vi consentirà di raggiungere i traguardi migliori”.
“La disabilità è diversità: non si affronta il problema negandola, – ha aggiunto la Dirigente Scolastica Prof.ssa Vincenza la Rosa – si tratta, invece, di leggerla come una potenzialità. Obiettivo della scuola è valorizzare al meglio questa risorsa. L’allievo con disabilità è una persona con bisogni speciali, è una persona che si prepara ad affrontare, in prospettiva, un inserimento socio-lavorativo e la scuola deve fornirgli gli strumenti culturali, educativi e professionali necessari per raggiungere la consapevolezza del proprio ruolo all’interno di un progetto di vita. L’azione educativo-formativa – ha aggiunto la Prof.ssa La Rosa – non deve condurre solo ad acquisizioni cognitive, ma anche puntare al potenziamento della sfera affettiva e relazionale. L’integrazione avviene prima di tutto a questo livello. Dobbiamo puntare a modificare il concetto di ‘normalità – ha concluso la Preside – La vita è dialettica delle diversità e la diversità è, all’interno del nostro Istituto, un valore assoluto e indispensabile”.