Italia Nostra Lazio: “ripubblicizzare l’acqua subito”
Avviare la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato. Questa una delle priorità indicate da Italia Nostra Lazio nel documento inviato ai candidati presidente in lizza per il governo della Regione Lazio. Per Italia Nostra la gestione di un bene comune come l’acqua deve tornare pubblica. Per queste ragioni si richiede una piena attuazione della legge regionale 5/2017 con la quale è stato istituito il “Fondo regionale per la ripubblicizzazione”. Un processo già molto avanti per l’Ambito Territoriale Ottimale – Ato 4 Latina, dove la maggioranza dei Comuni hanno adottato atti con i quali è stata espressa la volontà di portare a compimento il processo di pubblicizzazione del servizio idrico integrato.
“L’impegno della Regione Lazio, in quanto unico Ente preposto a garantire un mutuo/finanziamento con Cassa Depositi e Prestiti o con un altro Istituto le cui rate sarebbero comunque a carico dei Comuni di ATO 4 – Latina. – commenta al riguardo Italia Nostra Lazio – diventa dirimente e decisivo per concretizzare i risultati del referendum del 2011. È necessario – sottolinea ancora l’associazione ambientalista – che la Regione si impegni a supportare i costi degli eventuali interessi passivi dei mutui che verrebbero accesi dai Comuni. La somma di 22 milioni di euro avanzata per la vendita delle quote private di Acqualatina, per Italia Nostra, è sovrastimata; più che una ripubblicizzazione sarebbe un regalo ad Acqualatina, soprattutto alla parte privata, che non è riuscita a vendere le sue quote ad ACEA per tale somma. Sicuramente si dovrebbero prima imputare e far pagare, al gestore ed al privato, tutte le inefficienze non risolte e le penali mai fatte pagare per incapacità del soggetto pubblico controllore”.
Massima attenzione poi è richiesta da Italia Nostra per la salvaguardia delle fonti di approvvigionamento idrico. In primo luogo Italia Nostra chiede che siano interrotti per sempre i prelievi d’ acqua dai laghi della provincia di Roma e dal lago di Bracciano in particolare.
In relazione al previsto raddoppio dell’acquedotto del Peschiera per Italia Nostra è importante che il rinnovo della concessione per le sorgenti del Peschiera avvenga nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali e di valutazione dei rischi per l’equilibrio idrogeologico della piana di San Vittorino.
Necessario inoltre il perfezionamento del rilascio della concessione per le sorgenti Le Capore, ovvero le sorgenti del fiume Farfa, nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali e nella garanzia del deflusso minimo vitale.
Un intervento deciso è inoltre sollecitato per quanto riguarda gli acquedotti attestate ad una media del 45 per cento nell’Ato 2 serviti da Acea, con punte che toccano il 65 per cento per quelli serviti da Acqualatina.
Italia Nostra Lazio chiede inoltre di intervenire per garantire la qualità dell’acqua destinata al consumo umano. Una situazione particolarmente grave si registra a Cerveteri e Ladispoli dove la qualità è pessima.
Italia Nostra chiede infine che la Regione Lazio si impegni ad applicare appieno e compiutamente il Piano di Tutela delle Acque Pubbliche (PTAR), adottato dalla Giunta Regionale con atto n. 819 del 28 dicembre 2016.