Sollecitato un confronto in vista delle elezioni regionali del 4 marzo.
La Regione Lazio secondo Italia Nostra, una regione dove le priorità siano tutela dell’ambiente e del paesaggio. La sezione Lazio dell’associazione ambientalista irrompe con un documento nella campagna elettorale in atto per le elezioni regionali del 4 marzo. Un “programma” sul quale si apre un confronto con i candidati presidente di tutte le forze politiche. Un canovaccio per la Regione che verrà, temi che Italia Nostra vorrebbe divenissero centrali nel dibattito elettorale in corso.
Dalla legalità alla ripubblicizzazione dell’acqua, dalla salvaguardia di fiumi e dei laghi ad Piano di Rifiuti che non impatti territori già gravati, dalla valorizzazione dei parchi a nuove politiche di tutela dei beni culturali, da una mobilità incentrata su ferro e due ruote al contrasto dell’erosione della costa, dall’urbanistica alla tutela dei centri storici, dall’impiego delle energie rinnovabili al decoro urbano. Nel chiedere un confronto aperto con le forze politiche, Italia Nostra non esprime critiche ma avanza soluzioni frutto dell’esperienza maturata sul campo dal Nord al Sud del Lazio.
No quindi a captazioni dai laghi del Lazio, sì alla ripubblicizzazione dell’acqua, no a impianti di smaltimento su territori già gravati. Sul fronte urbanistico Italia Nostra Lazio indica come priorità l’approvazione del Piano Paesaggistico del Lazio, l’apposizione per Roma del vincolo centro storico. Si oppone al cosiddetto “Eco-village” a Marino e reclama la demolizione dei due edifici illegali realizzati sull’antica Boville. Sollecita poi una nuova legge per la pubblica illuminazione e il decoro urbano. Riguardo ai beni culturali per Italia Nostra è urgente attuare il Piano di gestione del sito Unesco della necropoli etrusca di Cerveteri e avviare una inversione di rotta per la valorizzazione dei beni culturali “puntando a azioni significative di messa in sicurezza del patrimonio artistico-monumentale che sempre più rischia lo sgretolamento e la dispersione anche a seguito di alluvioni e terremoti”. Tra le problematiche portate all’attenzione della ribalta elettorale ampio risalto è dato ai temi acqua e mobilità. Si chiede che il rinnovo della concessione per le sorgenti del Peschiera, in caso di raddoppio, avvenga nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali e in base a una valutazione dei rischi per l’equilibrio idrogeologico della piana di San Vittorino e che sia perfezionato il rilascio della concessione per le sorgenti Le Capore, ovvero le sorgenti del fiume Farfa, secondo normativa vigente con particolare riferimento al deflusso minimo vitale.
In ambito di mobilità si ribadisce il no all’autostrada Roma-Latina, la messa in sicurezza dell’autostrada A12 tra Tarquinia e Pescia Romana e annuncia il ricorso al Tar contro la compatibilità ambientale decisa dal Consiglio dei Ministri per il cosiddetto “tracciato verde”, che prevede il completamento della superstrada Orte-Civitavecchia SS 675 nell’area integra della Valle del Mignone. Reclama interventi quali il collegamento Rieti-Adriatico, l’aumento dei collegamenti verso il sud del Lazio e della Roma-Viterbo. In primo piano anche la legalità: “Fino a quando saranno tollerate violazioni quali l’occupazione di spiagge libere, finché non si inizieranno a vedere demolizioni di abusi, ogni iniziativa dal basso rischia di essere mortificata e svuotata di significato”.
Questi alcuni dei temi contenuti nel documento portato all’attenzione dei candidati presidente, sui quali, nelle prossime settimane, Italia Nostra Lazio si aspetta che la politica ponga la dovuta attenzione.