Travaglia in sciopero da lunedì 23 ottobre.
“Da lunedì 16 ottobre ho iniziato lo sciopero della fame per lanciare un messaggio forte al Governo e al Parlamento affinché venga portata quanto prima all’approvazione delle due Camere la Legge sullo IUS SOLI. Sono ormai arrivato al terzo giorno di sciopero della fame e ho intenzione di andare avanti ad oltranza per un diritto che considero fondamentale per un paese come il nostro. Da lunedì 23 ottobre, si unirà al mio sciopero anche Carmelo Travaglia, Presidente del Consiglio comunale di Cerveteri, che ringrazio per il supporto e la sensibilità nel sostenermi in questa battaglia di civiltà”. Lo ha detto Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, annunciando l’adesione del Presidente del Consiglio comunale alla protesta per l’approvazione in tempi celeri della Legge che riconosce lo status di Cittadino Italiano ai bambini e alle bambine nati in Italia da genitori stranieri.
“Una battaglia di civiltà che intendo portare avanti con forza e determinazione – ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale Travaglia – ritengo inaccettabile che ancora oggi, nonostante esista da tempo un disegno di Legge, da mesi all’Ordine del Giorno dell’agenda politica, dibattuto nei programmi TV e sulle pagine dei maggiori quotidiani nazionali, il Parlamento non abbia ancora approvato questa Legge che, ci tengo ad evidenziarlo, non toglie diritti a nessuno, ma si limita solamente a riconoscerli. Riconoscerli a tutti quei bambini figli di genitori stranieri nati in Italia che nel nostro paese ci crescono, frequentano scuole, hanno amici, celebrano le nostre feste e le nostre ricorrenze e che forse si sentono italiani molto più di tanti italiani. Un paese che si riconosce come uno Stato Democratico, volto all’accoglienza come il nostro, non può che approvare quanto prima questa Legge, che ripeto, non toglie nulla a nessuno, ma riconosce un diritto fino ad oggi negato”.
“Un altro aspetto su cui mi preme intervenire è quello legato alle strumentalizzazioni che si stanno facendo sullo IUS SOLI, rilegandolo ad un possibile orientamento elettorale a favore di uno schieramento rispetto ad un altro nel futuro – continua il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Travaglia – vorrei ricordare a tutte queste persone che in Italia hanno diritto al voto, attraverso lo strumento del voto all’estero, cittadini italiani di quarta generazione, che non hanno mai vissuto forse nel nostro Paese, ai quali viene riconosciuta la cittadinanza italiana solo perché un nonno o un bisnonno erano italiani. E allora mi viene spontaneo domandarmi: ma quei bambini nati in Italia da genitori stranieri, che contribuiranno alla crescita e allo sviluppo del nostro paese, non hanno forse più diritto al riconoscimento dello status di italiani e dei diritti che ne conseguono?”.