Asl Roma 4. “Il Melograno” cambia sede
E’ stato siglato alla Asl Roma 4 il contratto di affitto della nuova sede della Struttura Residenziale Terapeutico Riabilitativa a carattere Estensiva “Il Melograno” .
Dopo una lunghissima e difficoltosa ricerca che ha visto la partecipazione integrata di diversi servizi e della Direzione Aziendale è stata individuata nel comune di Bracciano una sede idonea al trasferimento della Comunità :essa presenta caratteristiche strutturali tali da consentire lo svolgimento di attività sanitarie specifiche unitamente alla esistenza di ambienti di tipo familiare in grado di evitare ogni parallelismo con ambienti ospedalieri e di fornire spazi adeguati per una residenzialità ”umana” non clinicizzata e
La SRTRe “Il Melograno” è infatti una struttura della ASL Roma4 a carattere residenziale, che si occupa di persone prevalentemente giovani, affette da patologie psichiatriche quali disturbi di personalità ,disturbi dell’umore , disturbi psicotici, che necessitano di un trattamento terapeutico-riabilitativo in tempi medio lunghi (18 /36 mesi)… La CT nasce nel 1991; inizialmente offriva trattamenti ad una utenza adulta, affetta da patologie croniche . Nel corso degli anni i programmi terapeutici si sono specializzati per l’accoglienza di utenti giovani, con patologie psichiatriche necessitanti di un trattamento terapeutico-riabilitativo in tempi medio lunghi (18 /36 mesi). É posta una particolare attenzione agli esordi e ai disturbi di personalità, soprattutto borderline per i quali si ritiene necessario un intervento di tipo terapeutico – riabilitativo basato sull’acquisizione di capacità relazionali e di competenze sociali finalizzate al conseguimento di benessere psicofisico e di una più gratificante vita di relazione:caratteristica di questa struttura, è l’aspettativa del reinserimento nel territorio di provenienza o comunque quella di poter usufruire delle opportunità offerte dal contesto sociale per lo svolgimento e la partecipazione ad attività sia di formazione professionale o lavorativa, che ludico – sportiva o espressiva da effettuarsi all’esterno della comunità.
Il modello terapeutico ed organizzativo a cui fa riferimento nasce da numerosi studi scientifici e dalle esperienze fatte negli ultimi venti anni ed è centrato su una modalità
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di trattamento multidisciplinare integrato e una attività di integrazione con servizi dell’area sanitaria e sociale. L’obiettivo primario è la cura e il trattamento individualizzato del paziente per facilitarne
il reinserimento sociale e lavorativo attraverso vari interventi specifici: farmacologici, psicoterapici (terapie individuali ad orientamento psicodinamico, terapie sistemico relazionali, terapie di gruppo) interventi riabilitativi e socializzanti.
Essa opera esclusivamente con pazienti residenti nel territorio della Roma 4,inviati dai Centri di salute mentale del DSM della Roma 4.
La equipe terapeutica è costituita da un medico, psicologi, psicoterapeuti, terapisti della riabilitazione psichiatrica, infermieri, operatori socio assistenziali. Tra le attività riabilitative riveste particolare importanza, anche come progetto di formazione lavorativa l’attività di orto sociale condotta con la collaborazione di Associazioni cittadine.
Scopo fondamentale dell’intervento terapeutico riabilitativo è il recupero e/o lo sviluppo di capacità relazionali e di competenze sociali compromesse dal disturbo psichiatrico.
È articolata in 10 posti letto in regime di residenzialità e 5 posti in semiresidenzialità: la semiresidenzialità (interventi a 12 ore) è utilizzata con modalità di intervento differenziati in base ai progetti individualizzati: interventi caratterizzati da alta assistenza per i pazienti con alta compromissione del funzionamento sociale e personale; programmi di dimissione protetta per utenti che hanno raggiunto un buon funzionamento relazionale e sociale, programmi di sostegno abitativo individualizzato, programmi di ammissione per la verifica della motivazione al trattamento.
Il Presidente della Consulta per la Salute Mentale Dott. Mario Braddi, informato dal Dott. Giuseppe Quintavalle ha espresso soddisfazione per l’avvenuta realizzazione del progetto di trasferimento.