Flash mob fuori il Traiano chiuso di compagnie teatrali e scuole di danza. Galizia: «Scriveremo al premier Conte. Appello ai rappresentanti istituzionali locali».
È un grido di dolore. Un appello per non essere dimenticati. Un modo per dare voce ad una categoria bistrattata, che si è sentita messa all’angolo dal Governo. Questo il senso del flash-mob di ieri davanti ad un teatro Traiano chiuso, emblema dello stato attuale della cultura. Protagoniste le scuole di danza cittadine e le compagnie di teatro, sostenute dall’assessore alla Cultura Simona Galizia.
Rappresentate Tiaso Teatro, Anta e Go ed Excalibur per il teatro, e poi le compagnie di danza Planet Dance, Ballet Center, Hip Hop School, Opera Dance, Urban Style, Emozioni in movimento, New Dance Academy, Talent Company, Believe Dance Studio, Dance Studio, Centro danza classica e contemporanea, Lude Hip Hop Dance, Taf, Vip Club. «Non siamo un settore superfluo – ha tuonato Valentina Traini di Tiaso Teatro realtà che da soli tre anni si è affacciata in città – la cultura è alla base di tutto, per non parlare del danno per chi ci lavora. Così ci uccidono». «Anta e Go – ha fatto eco Mattia Calefati – non è solo un laboratorio teatrale, ma anche un confronto generazionale, attorno a cui girano molte realtà. Prove, spettacoli: veniamo privati di tutto». «Avevamo avviato diverse attività e collaborazioni importanti – ha aggiunto Giuseppe Scoglio di Excalibur – tutto bloccato: è devastante. Teniamo duro, ma non è facile».
Lo ha confermato anche Maria Luisa Rubulotta, del Ballet Center, ricordando che l’unica cosa buona di questa pandemia è stata la costituzione del comitato delle scuole di danza cittadine. Insieme a Francesca Feoli di Planet Dance ha raccontato dei sacrifici messi in atto, dei prestiti, delle sanificazioni e delle operazioni messe in atto per rendere le scuole un luogo sicuro per gli allievi: un lavoro vanificato dall’ennesima chiusura. «Scriveremo al premier Conte – ha spiegato Galizia – per ristori più consistenti e tempistiche sicure e ci appelleremo ai rappresentanti istituzionali del territorio per sostenerci».
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