“La delibera di riforma degli Ato voluta dalla Regione Lazio in campagna elettorale si è dimostrata come quello che è sempre stata: un atto di mera e stucchevole propaganda di fine mandato, buona per illudere gli elettori di essere a favore dell’acqua pubblica a dispetto di anni di colpevole e consapevole immobilismo.
Nei mesi scorsi affermavamo come questa delibera non avrebbe sortito alcun effetto e anzi, era solo un pezzo di carta buono per far fare pretestuosi articoli di giornale a chi nei fatti si è dimostrato voler utilizzare la cosa solo in maniera strumentale e probabilmente voleva solo perseguire attacchi politici nel delicato momento del passaggio del servizio idrico, come da diffida della Regione Lazio e sentenza del Consiglio di Stato.
Con la delibera numero 218 dello scorso 8 maggio la Regione Lazio sospende l’efficacia della precedente delibera che ridisegnava gli ambiti territoriale ottimali che spostava Civitavecchia dall’Ato2 all’Ato 1 (zona Viterbo), fino alla naturale scadenza delle convenzioni di gestione in essere, ossia 2032. In pratica una sospensione ad infinitum.
La politica dovrebbe smettere di prendere in giro i cittadini e dire le cose come realmente stanno: noi l’abbiamo fatto con grande onestà intellettuale e siamo stati ferocemente attaccati da chi adesso si rimangia i suoi stessi atti.
Continuiamo a portare avanti i lavori del tavolo di ripubblicizzazione che ad oggi restano l’unica speranza, insieme al Consorzio del Medio Tirreno, per far si che l’acqua torni ad essere realmente pubblica. Un lavoro non facile e che non si esaurirà a breve termine ma raccontare fandonie ai cittadini non è nello stile del Movimento 5 Stelle”.
Così in una nota Antonio Cozzolino
Sindaco di Civitavecchia