La legge della risonanza è certamente una delle Leggi Universali più interessanti. Nonostante molte persone non la conoscano, questa Legge resta immutabile, imparziale, e agisce sempre, indipendentemente dal fatto che ne siamo consapevoli o meno. È presente nell’Universo intero e permea il nostro mondo fisico e psichico. Per capire come funziona questa legge, dobbiamo prima sapere che noi emettiamo energia fisica, emotiva e psichica, questa stessa energia viene trasmessa con una certa frequenza vibratoria, pertanto bisogna accettare il fatto che tutti noi emaniamo frequenze vibratorie in continuazione! Al tempo stesso siamo dei ri-suonatori, esseri, cioè, in grado di ricevere e captare vibrazioni provenienti da altri esseri. Ogni vibrazione non fa altro che attrarre verso di noi situazioni e persone che hanno la stessa frequenza vibratoria. Il concetto, per semplificarlo, lo si può paragonare ad una radio impostata a ricevere in frequenza FM, la stessa non riceverà del segnale in AM, proprio per la legge di risonanza. Un altro esempio può essere preso dalla musica. Se pizzichiamo la corda LA della nostra chitarra, essa emetterà un’onda sonora che, raggiungendo un’altra chitarra accordata come la mia, le farà suonare la stessa nota. Per venire a noi, questa legge fa sì che nella nostra vita ci circondiamo di ciò di cui abbiamo bisogno per evolverci nel nostro cammino. Se il nostro mondo esteriore è caotico, è perché molto probabilmente risuoniamo con il caos. Quindi non deve sembrare paradossale pensare che abbiamo richiamato noi un partner che non amiamo e/o un lavoro che non ci piace; perché la legge di risonanza non sbaglia mai. Noi attiriamo inconsciamente ciò che è utile per ampliare la nostra coscienza, e nella misura in cui noi ci evolviamo interiormente, cambiano anche le persone e le situazioni che attiriamo a noi dall’esterno. Avviene così che persone che si amano poco, si stimano poco e non si piacciono o accettano per quello che sono si ritroveranno ad avere a che fare con situazioni e persone che rimandano loro questa immagine, questa idea che hanno di sé.
Ma allo stesso tempo persone che si vogliono bene, che sono propositive e attive attireranno a sé persone e situazioni che con-vibrano e ri-suonano in questo modo. È frequente sentire dire alle persone: “sono sfortunata in amore”, “mi innamoro sempre delle persone sbagliate”, “il mio partner non mi capisce”, ecc. Si può adesso ben capire che chi ha confusione, chi è disorientato nel suo cammino, chi non si è ancora compiuto e non si stima a sufficienza si muoverà nella sua vita alla ricerca di persone e situazioni che risuonano con questo suo attuale modo di essere confermando così l’idea che si ha di sé. Per questo è importante, se non cruciale, il lavoro sulla consapevolezza di sé. Conoscersi, colmare le proprie lacune, liberarsi dai traumi del passato, crescere nelle nostre parti rimaste ancorate all’infanzia, imparare a volersi bene e trovare e costruirsi il proprio posto nel mondo sono alla base di una vita affettiva e di relazione sana e produttiva. Conosciamo tutti la fatale attrazione per il conosciuto. Amiamo le nostre abitudini, ripetiamo istintivamente ciò che abbiamo imparato a riconoscere come familiare. E’ nostra responsabilità, dunque, accordarci bene, armonizzarci all’interno, definirci sempre meglio, risolvere i conflitti che abbiamo nel nostro cuore soprattutto verso noi stessi. Questo lavoro determinerà un cambiamento non solo in noi ma anche nel nostro mondo di relazione, lavorativo e affettivo, essendo il mondo esteriore un’emanazione di noi, una proiezione della nostra immagine, uno specchio di chi siamo. Più che affidare la nostra ragione alle categorie di fortuna/sfortuna o caso/provvidenza dovremmo domandarci cosa quella situazione o quella persona, che ci fanno soffrire così tanto, ci stanno dicendo di noi e ci stanno insegnando. Le esperienze, anche quelle negative, servono a questo: a farci conoscere meglio per poter lavorare su noi stessi al fine di compiere il nostro destino che è legato alla consapevolezza e alla felicità realizzata. A volte le cose più ovvie e scontate sono le più difficili! Un edificio si costruisce a partire dalle fondamenta che in una persona sono l’autostima e la consapevolezza di chi siamo.