LA MENTE CREA di Alessandro Spampinato
È ormai un dato di fatto che la mente umana, tra le tante cose incredibili che sa fare, possiede anche una capacità che la rende affascinante e pericolosa al tempo stesso: la mente crea! Come per tutte le cose di questo mondo anche l’immaginazione creativa ha un aspetto buono e uno cattivo. La dualità permea tutto ciò che esiste. Infatti, con la mente possiamo creare immagini, pensieri, formule matematiche, geometrie, opere d’arte, storie, realtà e mondi, finanche Dio! Ma una cosa è certa: non creiamo dal nulla. Il nostro creare è un trasformare cose che già esistono. Come nel mondo reale dalla terra, dall’acqua e dalla roccia creiamo case, strade e ponti così accade nella nostra mente. Da un’idea, da una sensazione, da una percezione o da un ricordo creiamo nuove rappresentazioni. L’uomo è un operoso trasformatore di cose che già esistono. Si parte da delle informazioni che abbiamo in memoria o che colpiscono i nostri sensi e si arriva, attraverso processi elaborativi, a nuove visioni e situazioni. Ciò che ci rappresentiamo nella nostra mente, ad esempio riguardo il nostro presente o il nostro futuro, è una elaborazione cognitiva personale di informazioni che già possediamo in memoria. Chi attualmente si trova a governare le masse da un punto di vista politico e economico queste cose le conosce bene e tutti i giorni ci bombardano di informazioni sull’immigrazione, i clandestini, la cronaca nera ad arte enfatizzata, le mille cose di cui abbiamo bisogno per vivere oggi come gli smartphone di ultima generazione, tablet, social, chat e App, ecc. Tutte queste informazioni suggestionano la mente attraverso i sensi e inducono a creare in noi una rappresentazione della realtà che, a seconda delle esigenze e del momento politico e economico, può suscitare in noi paura, rabbia o bisogni che in realtà non esistono. È questo il meccanismo di manipolazione di massa attraverso la suggestione. Tutto sta nel fornire informazioni ben precise in grado di attivare in noi la funzione dell’immaginazione creativa. D’altronde informare vuol dire «dar forma», «istruire», e quindi «dare notizia» (io infórmo, ecc.). Letteralmente “dotare di forma, conferire a un essere la sua propria forma o natura”, e in particolare dotare di vita, di moto: l’anima informa il corpo; più genericamente, formare, modellare secondo la forma voluta o in una forma determinata. Capito che informare vuol dire: “dar forma”, “istruire”, e quindi “dare notizia, foggiare, formare, improntare, modellare, plasmare allora risulta chiaro il meccanismo. Chi ci dà le informazioni e come ce le dà determina più o meno direttamente e profondamente la rappresentazione della realtà che ci andremo a creare e che guiderà i nostri comportamenti, i nostri gusti, le nostre scelte economiche, politiche, sociali e il nostro conseguente stato d’animo. Possiamo a questo punto comprendere l’importanza del ragionamento e della consapevolezza in questa nostra vita costantemente bombardata di informazioni di ogni tipo forniteci da chi sa chi e per chi sa quale scopo. Per rimanere noi stessi, persone libere e impugnare il nostro libero arbitrio dobbiamo essere consapevoli di ciò che noi vogliamo profondamente e dei meccanismi di suggestione e manipolazione cui siamo sottoposti. Solo così saremo noi al timone della nostra nave e decideremo noi la rotta della nostra vita. Altrimenti sarà qualcun altro a farlo per raggiungere i suoi scopi attraverso la nostra servitù. è questo a mio avviso il nosce te ipsum degli antichi saggi e pensatori. Conosci te stesso e guiderai tu il tuo destino. Un esempio per tutti lo possiamo trarre dalla crisi economica mondiale partita nel 2007 negli stati uniti ad opera di grandi gruppi bancari che hanno ordito una frode fiscale senza precedenti ai danni dei contribuenti dell’intero pianeta. Sono stati messi sul mercato mondiale prodotti bancari tossici fondati su una mega bolla finanziaria relativa ai mutui del settore edilizio. Ebbene, non solo nessuno di questi giganti della finanza ha pagato nulla per questo disastro annunciato e pianificato, ma hanno continuato a trarre profitto dalla crisi, mentre i governi e i media davano la colpa all’immigrazione clandestina. Apriamo gli occhi, impariamo a pensare e sviluppiamo quanta più consapevolezza possibile.