La nuova frontiera si chiama Zls
Arriva la Zona Logistica Semplificata: la Regione Lazio spera così di attrarre investimenti sui suoi porti.
Inseriti i Comuni del comprensorio: il nodo restano tuttavia i collegamenti e le infrastrutture.
Via libera dalla giunta regionale del Lazio all’istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) che metterà in stretta connessione 29 comuni del Lazio con le aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, gestite dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale.
L’istituzione della ZLS permetterà di mettere in campo una programmazione d’insieme sotto il profilo infrastrutturale e trasportistico in grado di creare una forte interconnessione tra i porti e i comuni interni del territorio, aumentando così la capacità di attrazione di investimenti, la crescita della competitività delle imprese laziali e anche nuove opportunità occupazionali legate alla Blue Economy e all’ecoinnovazione.
Oltre a Civitavecchia, ne fanno parte Allumiere, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa nel comprensorio e Civita Castellana, Orte e Viterbo nell’Alto Lazio.
La ZLS agisce tramite un insieme di misure articolato in cinque linee di intervento strategico:
- Snellimento amministrativo e burocratico delle procedure amministrative per l’ottenimento delle autorizzazioni per attività produttive e per la realizzazione di opere.
- Efficientamento dei servizi portuali e doganali.
- Rafforzamento dei collegamenti funzionali strutturali tra i porti e i centri logistici attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie di collegamento e di quelle stradali, individuando le priorità.
- Definizione dei benefici fiscali e/o di contributi per coloro che svolgono attività imprenditoriali all’interno della ZLS.
- Attivazione di strumenti di finanza pubblica, con il coinvolgimento della Regione o della BEI, a favore delle imprese che sono insediate (o intendono insediarsi) nelle aree ZLS.