“LA NUOVA MUNICIPALIZZATA, CRITICITÀ E CONTRIBUTI FATTIVI”
“In prospettiva dell’approdo in Consiglio Comunale della importante delibera sulla riorganizzazione dei servizi pubblici, la Commissione Consiliare “lavoro e partecipate” ha svolto un paziente e ponderoso lavoro di approfondimento, correzione e proposta per cercare di migliorare il provvedimento attraverso emendamenti che saranno portati all’attenzione del Consiglio stesso oppure con suggerimenti che saranno vagliati in seguito all’attuazione degli obiettivi strategici del piano di riorganizzazione operativa (POR).
In questa nota cercheremo di illustrare sinteticamente alcuni degli spunti più significativi del nostro contributo portato all’attenzione della commissione, pur nel dissenso sul provvedimento in questione, dovuto principalmente:
1) alla tempistica (più di tre anni e mezzo di gestazione che hanno lasciato le municipalizzate in mezzo al guado, con una fase di “liquidazione” che ha aggravato la situazione);
2) alla esiguità del capitale sociale della nuova società (la CSP parte con soli 10.000 euro di garanzia che non consentirà di ottenere finanziamenti o leasing per investire e rinnovare mezzi e strutture);
3) l’inadeguato indennizzo proposto ai creditori delle vecchie HCS e SOT che espone la nuova società al rischio fallimento prima di esser nata.
Detto ciò elenchiamo, servizio per servizio, le considerazioni e le nostre proposte.
Igiene urbana: Inaccettabili sono i ritardi sulla raccolta differenziata porta a porta per tutta la città che risolverebbe molti dei problemi che economicamente gravano sul servizio (e darebbe un inequivocabile segnale di virtuosità nell’ambito del ciclo dei rifiuti).
Inoltre, per un servizio che la collettività paga quasi 11 milioni di euro l’anno, c’è bisogno di riconsiderare attentamente l’equazione costi-benefici. In particolare, oltre agli indifferibili investimenti sui mezzi e la provvisoria risistemazione dei cassonetti malandati, abbiamo insistito sulla necessità che la pulizia delle caditoie e delle griglie (prevista solo superficialmente) sia comprensiva anche del sollevamento delle griglie stesse ed asportazione del terriccio e detriti che, spesso, ostruiscono il deflusso delle acque piovane. Il problema del rifiuto speciale che ne deriverebbe, può essere risolto con un cassone di accumulo e successivo smaltimento presso operatori autorizzati.
La pulizia della città, la rimozione delle erbacce dai marciapiedi e dai bordi stradali, la puntualità e l’accuratezza del servizio è indissolubilmente legata anche all’immagine e al decoro che oggi, come da noi sottolineato più volte, sono seriamente compromessi. Questo non incoraggia chi potrebbe venire ad investire sul nostro territorio e contribuisce a svilire Civitavecchia agli occhi dei tanti turisti che arrivano in porto e che vengono indotti a considerarci solo un passaggio obbligato verso la Capitale, non certo un luogo da prendere in considerazione per una breve permanenza.
Per introitare nuovi profitti al fine di migliorare i servizi, proponiamo un centro smaltimento/rifornimento per camper e caravan presso l’autoparco sulla braccianese Claudia o, ancor più strategico per i tanti mezzi in transito per il porto, all’interno del parcheggio ex Italcementi da inserire nell’accordo con i nuovi proprietari tedeschi. I camper sono alla costante ricerca di un luogo dove smaltire acque nere e grigie, dove poter far rifornimento di acqua potabile e poter disporre di servizi pertinenti: far svolgere questi ulteriori compiti a CSP potrebbe rappresentare una inesauribile fonte di nuove risorse per la nuova società.
Servizi cimiteriali: il comune verserà quasi 200 mila euro l’anno alla CSP per questo servizio per il quale si prevede di impiegare 18 dipendenti. Il contratto tra le parti prevedrebbe ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie per restituire il dovuto rispetto e decoro ai luoghi che custodiscono le spoglie dei nostri cari, ma naturalmente tale importo non consente importanti migliorie perché i soldi sono sufficienti per gli emolumenti al personale e poco più.
Bisogna quindi poter reperire nuove risorse e per poter contare su nuove entrate, necessarie a quelle opere improcrastinabili che abbiamo anche sollecitato in un nostro recente comunicato, proponiamo di sbloccare l’iter per la sopraelevazione delle tombe di famiglia. Tale pratica era possibile nel passato e non fu più consentita soprattutto per favorire l’acquisto di loculi. Oggi, nella penuria recente di loculi e per garantire pari opportunità ai cittadini, il Comune potrebbe nuovamente autorizzare la sopraelevazione per quei 60/70 centimetri e consentire la tumulazione di una salma in più nel deposito di famiglia. Al vecchio cimitero risulta evidente questa disparità, fra prima e dopo il divieto, tra le tombe a livello del terreno e quelle ad altezza di ginocchio. Se il comune adottasse questo provvedimento, CSP potrebbe incassare molti nuovi proventi da reinvestire sui cimiteri.
Farmacie comunali: una centrale unica per gli acquisti sarà fondamentale per ri/conquistare una clientela che attualmente trova una maggiore disponibilità di farmaci e di prodotti para farmaceutici presso le farmacie private. Oltre alla gestione oculata del magazzino, che dovrà ben calibrare la scorta tra i farmaci di largo consumo e quelli più costosi e facilmente deperibili, la priorità dovrà riguardare un nuovo rapporto di fiducia con i fornitori che attualmente, per i noti problemi economici, si è incrinato.
Poter disporre della fornitura di un farmaco speciale, pur non nella disponibilità del magazzino, nell’arco di 4 o 6 ore può fidelizzare molti utenti che sono già bendisposti verso le nostre farmacie per la competenza e per i servizi accessori offerti. Ciò senza gravare il magazzino dei rischi per l’invenduto.
Importantissimo sarà il ruolo della nuova farmacia della stazione che potrà disporre di un flusso di utenza esterna alla città e che dovrà saper intercettare attraverso orari flessibili con una efficace politica per la razionalizzazione del personale, prodotti parafarmaceutici di appeal oltre ad un punto di primo soccorso funzionale anche per le spiagge del lungomare.
Un considerevole risparmio sull’affitto della nuova farmacia potrebbe scaturire dagli auspicabili contatti tra Amministrazione Comunale e RFI, proprietaria dei locali, nell’ottica più ampia dei pregressi rapporti inaugurati dal centrosinistra con la variante 31.
A nostro giudizio si dovrebbe valutare anche l’ipotesi dell’apertura di una nuova farmacia comunale all’interno del porto.
Trasporto pubblico: la nostra proposta riguarda l’istituzione di una doppia circolare, nei due sensi di marcia, con percorso continuativo senza orario prefissato. L’ovale sarebbe descritto da viale Baccelli fino a piazza Verdi, viale della Vittoria, largo Plebiscito, corso Marconi, via XVI settembre, via Isonzo, via Roma, viale Baccelli. Dall’ovale dovrebbero partire, a raggiera, gli autobus per i quartieri periferici ad orari prefissati. La circolare dovrebbe incentivare i cittadini all’uso del mezzo pubblico ottenendo il doppio risultato del decongestionamento del traffico in centro e un maggior introito per il TPL. L’incognita riguarda la tempistica della consegna dei nuovi autobus a metano che Enel dovrebbe fornire al comune ed il passaggio di proprietà tra il comune stesso e CSP. Ovviamente tale proposta va oltre i tempi di approvazione della delibera definita “work in progress” dallo stesso dirigente ai servizi finanziari del comune.
Altro ci sarebbe da aggiungere sul verde pubblico, sul servizio AEC, sulla gestione dei bagni pubblici, del canile municipale ma il rischio è quello di diventare oltremodo prolissi a scapito dell’attenzione di chi legge.
L’invito è quello di seguire i lavori del Consiglio Comunale per capire quale sarà l’indirizzo che verrà dato ai servizi più importanti che saranno erogati alla cittadinanza.
Il compito dell’opposizione è difficile e talvolta oscuro. In alcuni casi chi conquista la ribalta mediatica ottiene quella visibilità attraverso dichiarazioni ad effetto oppure attraverso una politica di comunicazione aggressiva che, per quanto meno faticosa dello studio di proposte tangibili, non ci appartiene”.
Lo ha comunicato il Gruppo consiliare Pd:
Marco Piendibene, Paola Rita Stella e Marco Di Gennaro