La presidente Badini al Quirinale con la delegazione dell’AIL Nazionale
L’incontro con Mattarella avvenuto in occasione della Giornata Nazionale contro le leucemie, linfomi e mieloma che si celebra il 21 giugno.
Anche la presidente dell’AIL Viterbo Patrizia Badini al Quirinale per partecipare all’incontro con il capo dello Stato Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Nazionale contro le leucemie, linfomi e mieloma che si celebra il 21 giugno. Mattarella si è intrattenuto per circa mezz’ora con il presidente prof. Franco Mandelli e i membri del consiglio di amministrazione dell’AIL Nazionale. «Un’occasione speciale per una giornata speciale. – dichiara la presidente Badini, membro del Consiglio di Amministrazione dell’AIL Nazionale – Il presidente della Repubblica ha sottolineato il grande contributo dato dall’Ail nella ricerca di nuove cure contro le malattie del sangue e nell’assistenza ai malati. Ha evidenziato che l’associazione è un’eccellenza italiana del terzo settore e che la sua forza è rappresentata dalle migliaia di volontari presenti su tutto il territorio nazionale». A sottolinearlo i numeri letti dal prof. Mandelli: «Questi pochi numeri raccontano più di tante parole l’impegno dell’AIL a favore dei malati e delle loro famiglie: 81 sezioni AIL provinciali che sostengono 150 centri di ematologia universitari e ospedalieri; 197 progetti di ricerca scientifica finanziati ogni anno per migliorare la cura di queste malattie; “case di accoglienza AIL” in 36 province italiane che ospitano gratuitamente ogni anno oltre 3.250 pazienti e familiari con difficoltà economiche che devono curarsi presso centri di ematologia lontano dal proprio luogo di residenza; 4 scuole e 8 sale giochi in ospedale per consentire ai piccoli pazienti di giocare e di continuare a studiare e fare gli esami durante i periodi di ricovero; 51 servizi di cure domiciliari gratuiti che consentono di curare direttamente nella propria casa 2.700 pazienti ogni anno con 80 mila accessi a domicilio assistiti da infermieri, medici, volontari ma soprattutto con la vicinanza ed il conforto dei propri cari. Il vantaggio per i pazienti dal punto di vista della qualità di vita è incredibile, i costi sono inferiori, i posti in ospedale sono disponibili per i malati che ne hanno reale necessità. Ma soprattutto, desidero sottolineare l’operato dei nostri 25 mila volontari, un esercito di persone di cuore che da quasi 50 anni rinnova quotidianamente il proprio impegno per aiutare chi soffre. Un esempio straordinario di solidarietà il cui obiettivo è di affiancare i malati tutti, sia bambini, adulti o anziani, e le loro famiglie nel lungo e sofferto percorso della malattia, sempre nel totale rispetto della persona e della dignità umana».