La recente Legge sul Cyberbullismo (Rubrica a cura del Dr Remo Fontana, Criminologo)
(Sesta Parte)
In sostanza, le aule dei tribunali sono sempre più sobbarcate di lavoro, causa questa anche della conseguente prescrizione di molti processi per la decorrenza dei termini. In questo gioco delle parti, chi ha più soldi, chi si può permettere più avvocati e di un certo livello, riesce a trovare la scappatoia per non essere condannato e magari continuare nuovamente a delinquere, tra un rinvio ed un altro di un processo. La norma sul cyberbullismo, appare quanto mai un placebo ed un palliativo, ribadisco i numerosi dubbi in proposito ai risultati che si riusciranno ad ottenere, che secondo i principi della legge, dovrebbero essere atti a contrastare ed arginare efficacemente uno dei fenomeni di grande e triste attualità che interessano i nostri adolescenti e che in molti casi possono condurli anche al suicidio, così come già accaduto in non troppo poche circostanze circostanze.
Nel concludere, a mio parere, un ruolo importante, fondamentale ed essenziale, al di sopra di ogni regola e legge, deve tornare ad essere proprio quello delle famiglie. Troppo spesso impegnate dai mille problemi della quotidianità, ma, l’attenzione nei confronti dei propri figli e la loro educazione, deve essere, anzi deve tornare ad essere la prima cosa.
Allora, quale il ruolo della famiglia nel caso del cyberbullismo?
Credo che nei casi di questo genere di vessazioni, come del resto quando ho avuto modo di affrontare il problema del satanico gioco on-line “Blue Wale”, alcuni comportamenti non dovrebbero assolutamente sfuggire all’attenzione dei genitori.
Sicuramente, a parte ciò che può avvenire in ogni luogo mediante uno smartphone e quindi anche fuori casa, un giovane che cambierà improvvisamente i suoi atteggiamenti, che rimarrà in silenzio ed in una sorta d’isolamento familiare e che passerà ore ed ore attaccato alla “rete” davanti lo schermo di un PC, dovrebbe essere logico pensare per un genitore, che probabilmente qualcosa può non andare per il verso giusto.