(Ultima Parte)
Il compito dei genitori è quello di controllare, un genitore è responsabile dell’educazione e delle azioni dei propri figli minori; compreso quello di verificare e capire i segnali premonitori, perché in questi casi di segnali si tratta, che non possono e non devono assolutamente sfuggire a chi esercita la potestà genitoriale e che è chiamato ad intervenire prima che sia troppo tardi e prima di ogni poliziotto o giudice: è un dovere ed un obbligo.
I “segnali” non vanno sottovalutati ed è necessario che eventuali circostanze negative, vadano denunciate alle autorità competenti, che nel caso specifico vengono individuate in capo alla polizia delle telecomunicazioni.
Senza vergogna alcuna, il mio consiglio è anche quello di chiedere ausilio agli appositi centri contro il bullismo ed il cyberbullismo, che saranno in grado di fornire consigli, aiuto e sostegno, anche mediante l’impiego di medici specialisti e personale competente in materie giuridiche.
Mentre i giovani debbono prendere coscienza del fenomeno e senza vergogna alcuna, convincendosi che le vittime non hanno nessuna colpa, aprirsi, parlare con amici, genitori e parenti.
Per concludere, sono convinto che i dati forniti sul fenomeno in apertura, sono molto minori di quelli reali, proprio perché, come in altri casi, molto spesso le vittime, o chi per esse, ed in questo caso i genitori, per vari motivi non denunciano ed il problema appare quindi di entità minore, emergendo solo quando è troppo tardi e magari i danni sono irreparabili.