Il bilancio di previsione 2018/2020 da avvio ad nuova fase per il Comune di Civitavecchia, abbiamo superato il triennio 2015/2017 che ci ha visti impegnati al rigido risanamento dei conti con la necessità tra le altre cose di:
– riconoscere e pagare i debiti fuori bilancio pregressi per più di 10 mln;
– consolidare e stabilizzare le entrate in particolare quelle derivanti dall’attualizzazione dell’accordo Enel del 2008 riportando nelle casse del Comune ben 6,9 mln per maggiorazione IMU e € 2 mln per 5 anni a titolo di indennizzo per la mancata realizzazione del parco eolico;
– riorganizzare la riscossione e incrementare l’attività di recupero evasione attraverso l’incrocio delle banche dati e il controllo dei pagamenti. Nel 2017 accertati più di 6 mln di recupero evasione;
– presentare i piani di concordato per le società partecipate in liquidazione;
– mantenere “pubblici” i servizi, attraverso la costituzione di una nuova società partecipata “Civitavecchia Servizi Pubblici” che acquistando i rami d’azienda, delle società in liquidazione, ha consentito il passaggio di tutti i lavoratori. Nell’anno 2017 CSP ha aperto una nuova farmacia comunale presso la stazione;
– ridurre le spese: affitti, spese rappresentanza, spese per personale ecc.;
– ridurre gli effetti negativi dei contratti swap che impegnano l’Ente a restituire nel quinquennio 2017/2021 circa 27 mln. A seguito del ricorso promosso dal Comune di Civitavecchia nei confronti della banca Nomura, a dicembre 2017, l’amministrazione ha concluso un accordo transattivo a chiusura del contenzioso. Il contenuto dell’accordo, per richiesta della controparte, è sottoposto ad obbligo di riservatezza pertanto non ne possiamo divulgare il contenuto, possiamo però dire che gli effetti negativi dei flussi da restituire sono stati mitigati per gli anni 2017/2021 con una entrata che iscriviamo in bilancio nei rispettivi anni e che consentirà di estinguere il derivato a scadenza rendendo finanziariamente sostenibile la restituzione delle somme;
– ottemperare alla sentenza del Consiglio di Stato per il passaggio del servizio idrico ad Acea Ato 2.
L’amministrazione auspicava ad un esito diverso della sentenza tanto che dal 2014 ad oggi tanto abbiamo fatto sulla gestione del servizio idrico per recuperare gli anni pregressi. Dal punto di vista contabile, Il servizio, veniva gestito in disequilibrio economico: non erano stati bollettati i canoni per gli anni 2011, 2012 e 2013, non erano stati inoltrati i solleciti e non si procedeva alla riscossione coattiva dei canoni per le annualità precedenti. Dal lato delle spese c’erano ritardi nel pagamento delle fatture di acquisto di acqua. Nel 2014/2016 abbiamo effettuato tutte le procedure di riscossione e pagato tutte le fatture d’acquisto anche per gli anni 2012 e 2013. Dal lato delle manutenzioni lo stato della rete idrica e fognaria scontava anni di incuria e mancata manutenzione. Nonostante le scarse risorse di bilancio sono state riattivate le manutenzioni sulla rete, è stato attivato il de-arsenificatore e ripristinate le linee del depuratore.
Da maggio 2017, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato (non opponibile), il Comune è obbligato a trasferire il servizio all’ATO2 pertanto ha attivato insieme ad Acea tutte le procedure propedeutiche al passaggio, con la ricognizione di tutte le infrastrutture da trasferire, il passaggio delle banche dati del ruolo idrico, il passaggio del personale. Su richiesta del Sindaco siamo riusciti a lasciare lo sportello dell’idrico, che sarà gestito da Acea, presso il Comune di Civitavecchia in modo da arrecare meno disagi possibili ai cittadini.
In seguito al compimento di tutte queste attività, nel 2018 si riparte con una programmazione che finalmente ci da la possibilità di indirizzare più risorse sui servizi e sulle infrastrutture.
Le politiche che hanno ispirato la redazione delle previsioni per il triennio 2018/2020 sono quelle di:
– diminuire la pressione fiscale attraverso la riduzione dell’addizionale comunale all’Irpef che scende dallo 0,8% allo 0,6% con una soglia di esenzione per i redditi fino a € 10 mila;
– ridurre le Tariffe rifiuti sia per le utenze domestiche, sia per la maggior parte delle utenze commerciali. Per queste ultime sono state previste: agevolazioni per alberghi con superfici maggiori di 1000mq ed esenzioni forfettarie delle superfici a quelle categorie che producono rifiuti speciali.
– Nessun aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale quali asili nido, mensa, scuola bus etc.
– Mantenimento dei contributi sul sociale per anziani, disabili, famiglie, minori ect.;
– Maggiori risorse destinate alle manutenzioni ordinarie stradali, agli immobili comunali e agli istituti scolastici.
Entrando nel dettaglio delle previsioni 2018 le entrate totali del titolo I (entrate tributarie) ammontano a circa € 50,8 mln di cui circa € 8,9 mln è il Fondo di solidarietà comunale, incrementato rispetto al 2017 di circa 400 mila euro per compensare il mancato gettito delle esenzioni e agevolazioni IMU/TASI previste dalla legge di stabilità 2016. I restanti 41,9 mln sono le previsioni delle imposte e tasse comunali: IMU di 9,6 mln, la maggiorazione imu dovuta da Enel per quasi 7 mln, le previsioni TARI 14,3 mln, TASI 450 mila e add. Comunale 3,6 mln, Tosap, pubblicità e affissioni 700 mila, tassa d’ingresso 90 mila, imposta di soggiorno € 150 mila e il recupero evasione per € 6 mln.
Al titolo II (trasferimenti) i trasferimenti correnti da parte dello Stato, regione, ed altri enti ammontano ad € 9,7 mln, di cui 8 mln provengo dallo Stato e Regione in particolare il contributo IMU imbullonati è di € circa 4,6 mln e la restante parte sono contributi regionali soprattutto per il sociale. Nei trasferimenti da Imprese abbiamo € 1.740.0000 relativo ai contributi Enel per università e osservatorio ambientale. Non è stato iscritto il contributo di € 1,5 mln derivante dal protocollo d’intesa firmato nel 2015 tra il Comune e l’Autorità di Sistema Portuale, in quanto in fase di redazione di bilancio non era ancora pervenuta la sentenza del TAR sul contenzioso in essere.
Al titolo III le entrate da servizi e proventi dei beni dell’Ente sono in totale € 13 mln, in diminuzione rispetto al 2017, in quanto le entrate dei proventi per acquedotto e fognatura ammontanti a circa 6 mln nel 2017, nel 2018 sono stati ridotti per la porzione di anno ancora in carico al Comune, a circa 1 mln. Con il passaggio ad Acea Ato 2 nel bilancio del Comune non ci saranno più i proventi, ma anche i relativi costi, del servizio idrico integrato. Per le violazioni al C.D.S. si prevedono entrate per € 741 mila. Le altre entrate sono relative alla concessione su beni per 3 mln, ai rimborsi e altre entrate correnti nelle quali sono inserite l’indennizzo, dovuto da Enel, di 2 mln, destinato al supporto dei piani di concordato e i proventi da accordo transattivo sugli swap concluso a dicembre 2017 che riduce la spesa dei derivati per gli anni dal 2017 al 2021.
Il totale delle entrate correnti derivanti dai primi tre titoli (entrate tributarie, da trasferimenti ed extra-tributarie) ammontano a circa 73,6 mln. A queste si aggiunge l’entrata da avanzo vincolato presunto di amministrazione al 31/12/2017, iscritto per € 9,6 mln, utilizzato per € 4,7 mln per spesa corrente e 4,9 mln per spese in c/capitale.
Le spese correnti finanziate con l’avanzo sono relative ai fondi di produttività del personale e dirigenti, ai contributi regionali finalizzati al sociale per i piani di zona, per inquilini morosi, per il progetto dopo di Noi, per il P.U.A., per casa famiglia e per accoglienza minori stranieri e alle spese per il conferimento in discarica del TMB e la seconda rata del debito f/bilancio con la Bag finanziata con il fondo rischi per € 800 mila. L’avanzo applicato alla spesa in conto capitale è destinato alla manutenzione straordinaria del depuratore, alle spese per la manutenzione straordinaria rete fognaria, all’arredo urbano, alla ristrutturazione immobili, al mutuo per il completamento dei lavori al mercato.
Passando all’analisi delle spese del 2018:
La SPESA CORRENTE al TITOLO I ammonta a circa € 75,4 mln.
In detta spesa sono ricompresi gli accantonati a Fondo per un totale di 11,1 mln relativi a Fondo crediti dubbia esigibilità per 8,5 mln, fondo rischi partecipate € 2 mln, fondo per i rinnovi contrattuali dei dipendenti comunali per € 425 mila, fondo rischi contenzioso per € 70 mila, fondo di riserva che a seguito dell’utilizzo in esercizio provvisorio (per incendio scuole e elezioni) si è ridotto a € 97 mila.
Le restanti somme vengono destinate alle seguenti missioni:
missione 1 servizi istituzionali, generali e di gestione: circa 14,8 mln per le spese relative alla segreteria generale, alla gestione economica e finanziaria, alla gestione delle entrate tributarie e dei beni patrimoniali, all’ufficio tecnico, alle risorse umane e gli altri servizi generali;
missione 2 Giustizia: € 42 mila
missione 3 ordine pubblico e sicurezza: 2,4 mln per le spese della polizia locale;
missione 4 istruzione e diritto allo studio: 4,2 mln per le spese relative alle scuole asili nido, asilo, elementari, medie e università;
missione 5 tutela e valorizzazione beni culturali: € 794 mila per le attività culturali e interventi sui beni culturali
missione 6 politiche giovanile e sport: € 193 mila;
missione 7 turismo: € 113 mila;
missione 8 assetto del territorio, edilizia abitativa e urbanistica: € 818 mila;
missione 9 sviluppo e tutela del territorio e dell’ambiente: 23,5 mln per la tutela valorizzazione e recupero ambientale, per le spese di gestione dei rifiuti, , per aree protette e parchi e per le spese del servizio idrico integrato;
missione 10 trasporto pubblico e mobilità: € 2,6 mln;
missione 11 soccorso stradale protezione civile: € 53 mila;
missione 12 diritti sociali, politiche sociali e famiglia : € 8,4 mln per l’infanzia i minori e asili nido, per disabilità, per gli anziani, per i soggetti a rischio di esclusione sociale, per le famiglie , per il diritto alla casa, per la rete dei servizi sociosanitari sociali, per servizi necroscopio e cimiteriale;
missione 14 sviluppo economico : 852 mila spese per PMI, artigianato, commercio.
missione 50 debito pubblico: quota interessi ammortamento mutui e prestiti € 5,2 mln ( sono relativi per la maggior parte ai differenziali negativi swap che ammontano a 4,5 mln nel 2018 nel 2019 passano a 5,8 mln e nel 2020 a 6 mln, la restante parte sono gli interessi sui mutui accesi con Cassa depositi e prestiti.
missione 60 Restituzione anticipazione tesoreria: € 230 mila per interessi sull’utilizzo dell’anticipazione di cassa.
Le SPESE IN CONTO CAPITALE, per il 2018, indicate al TITOLO II ammontano ad € 12,3 mln e vengono assegnate alle seguenti missioni:
missione 1 servizi istituzionali, generali e di gestione: € 1,3 mila per beni demaniali e patrimoniali, per l’ufficio tecnico e sistemi informativi;
missione 4 istruzione e diritto allo studio: € 480 mila;
missione 8 assetto del territorio, edilizia abitativa e urbanistica: € 2 mln;
missione 9 sviluppo e tutela del territorio e dell’ambiente: 3,9 mln;
missione 10 trasporti pubblico e mobilità: per viabilità e infrastrutture stradali € 3,1 mln;
missione 12 diritti sociali e famiglie: € 225 mila spese per ;
missione 14 Sviluppo economico e competitività: € 1,2 mln
Dette spese sono relative alle seguenti opere da realizzare nel 2018:
– realizzazione di interventi di adeguamento della 2^ e 3^ linea di depurazione e rifacimento della 1^ linea (1°, 2° e 3° lotto funzionale): 2.071.155 euro;
– lavori di riqualificazione di piazza Regina Margherita (mercato): 1.100.000 euro;
– manutenzione straordinaria strade zona nord della città: 994.083 euro;
– manutenzione straordinaria strade zona sud della cità: 994.083 euro;
– adeguamento statico e funzionale del collettore fognario di via Cesare Battisti – via Giordano Bruno: 713.230 euro;
– costruzione loculi presso il cimitero di via Braccianese Claudia (opere da realizzzare da parte di CSP ai sensi del contratto): 643.000 euro;
– intervento di ripristino dei percorsi naturalistici e dell’area ciclabile della valle della Fiumaretta con ricostruzione dei ponti distrutti dall’incendio 1° stralcio: 500.000 euro;
– risistemazione e messa a norma terrazza Guglielmi per la creazione di un’area di pubblico utilizzo: 400.000 euro;
– potenziamento ed ampliamento ecocentro comunale: 400.000 euro;
– opere di completamento dei lavori di riqualificazione dell’arredo urbano e di sistemazione di via Tarquinia e di via Aurelia (Accesso nord) 2° lotto funzionale: 400.000 euro;
– manutenzione straordinaria della Marina e di corso Centocelle: 300.000 euro;
– realizzazione di due rotatorie: la prima all’incrocio fra via Nenni, via Izzi, via Montanucci e la seconda all’incrocio fra via Morandi, via Sabatini e via Adige: 293.728 euro;
– completamento varchi ZTL – zona nord: 210.000 euro;
– intervento di rifacimento della facciata a seguito intervento Vigili del fuoco scuola via XVI Settembre: 200.000 euro;
– sistemazione idraulica di viale Garibaldi: 200.000 euro;
– progetto di videosorveglianza presso gli accessi delle aree pedonalizzate del centro storico: 198.830 euro;
– realizzazione telecontrollo impianti idrici e by-pass a dearsenificatore 1° e 2° lotto funzionale: 190.000 euro;
– messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e manutenzione straordinaria di stabili comunali: 150.000 euro;
– manutenzione programmata presidi antincendio per mantenimento e rinnovo CPI scuole cittadine: 150.000 euro;
– lavori di adeguamento per l’ottenimento del CPI scuola dell’infanzia “H.C. Andersen”: 130.000 euro;
– realizzazione di attraversi pedonali rialzati con isole salvagenti e opere complementari in prossimità di scuole, luoghi sensibili ed ospedale per miglioramento sicurezza stradale: 120.000 euro;
– assetto e riqualificazione della spiaggia libera del Marangone: 115.354 euro;
– manutenzione straordinaria presidi antincendio dei mercati di Campo dell’Oro, San Lorenzo e mercato ittico: 110.000 euro;
Infine la spesa al Titolo IV Missione 50 Debito pubblico per il rimborso della quota capitale dei mutui è di € 4,1 mln.
A conclusione di questa lunga analisi della situazione del bilancio del Comune di Civitavecchia, posso affermare che questa amministrazione del Movimento 5 Stelle sta riuscendo nel duplice ambizioso obiettivo di risanare i conti dell’ente, ereditati in condizioni disastrose nel giugno del 2014 sistemando quelle numerose criticità che hanno prodotto tanti danni ai cittadini di Civitavecchia e nel contempo far ripartire la macchina comunale senza i fardelli del passato.
Un bilancio sano consentirà, agli amministratori, nei prossimi anni, di poter programmare le proprie azioni con più serenità ed investire le risorse dell’Ente nei settori strategici per un definitivo rilancio della città. Chiusi i conti, salati, con il passato si può finalmente guardare al futuro con più positività e con stimoli nuovi per lo sviluppo del territorio.