La risposta di Port Mobility in riferimento al comunicato di Medov
“Con riferimento al comunicato stampa di Medov, relativo agli accadimenti del 29 marzo u.s., corre l’obbligo precisare quanto segue:
• per quanto attiene all’affermazione del dr. Mensurati riguardo alla collaborazione con le istituzioni locali, Medov non aveva alcuna autorizzazione da parte del Comune, e su questo basterebbe sentire il Sindaco Ing. Cozzolino, l’Assessore D’Antò ed il Segretario Generale di A.d.S.P. Dottoressa Macii;
• per quanto attiene all’affermazione del dr. Mensurati riguardo “alla ricerca di soluzioni innovative volte ad offrire un migliore servizio ai passeggeri”, Medov ha mascherato un mero servizio di TPL a pagamento (€ 5,00) non autorizzato, con un tour cittadino;
• per quanto attiene all’affermazione del dr. Mensurati riguardo “i passeggeri erano adeguatamente assistiti, sia all’imbarco sottobordo che allo sbarco in centro (erano presenti ben 4 hostess)”, nonché “in serata sono stati ricevuti feedback estremamente positivi”, giova allegare la e-mail ricevuta da jose@exursionessparacruceros.com ed indirizzata all’Autorità di Sistema Portuale, a Port Mobility ed alla RCT, con tanto di foto, ove si lamenta “un gravissimo disagio subito dai loro clienti”. *Riportiamo in fondo il testo integrale dell’e-mail ricevuta*.
• per quanto attiene all’affermazione del dr. Mensurati riguardo alla criticità dell’attuale modello di servizio, il dr. Mensurati dimentica che su questa materia l’unica competente, l’Autorità di Sistema Portuale, sta elaborando un nuovo modello di navettamento teso a migliorare l’offerta all’utenza;
• per quanto attiene all’affermazione del dr. Mensurati riguardo al tema occupazionale degli ex dipendenti Royal Bus, va ricordato all’amministratore di Medov che questi in parte sono stati assorbiti dall’operatore CIALONE per i servizi Autostrade del Mare, ma in maggioranza sono stati assorbiti dall’operatore CAPERNA per il navettamento nei riguardi dei crocieristi, e che la Medov dimenticando che l’unico concessionario autorizzato in Porto per tali servizi è Port Mobility, chiamando altri operatori, oltre a compiere un’azione che certamente verrà censurata dalla competente Autorità di Sistema Portuale potrebbe vanificare gli sforzi della stessa Port Mobility atti alla tutela del posto di lavoro per gli ex dipendenti Royal Bus;
• per quanto attiene, infine, alle affermazioni del dr. Mensurati riguardo alle “posizioni di Port Mobility” si vuole ribadire in questa, come in tutte le Sedi, che Port Mobility – per concessione e convenzione – è l’unica società autorizzata per i servizi di navettamento all’interno del network (posizione per altro condivisa anche dalla concedente Autorità di Sistema Portuale) e che contrasterà in ogni modo e Sede chiunque tentasse di ledere i propri diritti a tutela dei lavoratori della Società”.
Così in una nota l’Amministratore Delegato
Avv. Edgardo Azzopardi