La Rsa riapre i battenti come struttura dedicata su richiesta della Regione Lazio.

Riapre l’Rsa Madonna del Rosario. Non per tornare ad accogliere i suoi ospiti, ma come centro Covid-19. La Regione Lazio ha infatti individuato la casa di riposo di via Buonarroti come una delle strutture da riaprire immediatamente per sostenere l’impatto dell’epidemia, che vede un continuo aumento nel numero dei contagiati nel Lazio e più in generale in Italia.

Già ieri sono arrivati nell’Rsa i primi cinque pazienti, che il COA, il Centro Operativo Aziendale che fa riferimento alla Asl Roma 1, ha assegnato alla struttura. E ne sono in arrivo tanti altri, già in lista di attesa, che ne nei prossimi giorni saranno a Civitavecchia da diverse zone di Roma. “Credo che in breve tempo, Madonna del Rosario sarà al completo – spiega la responsabile dell’Rsa, Rosalba Padroni – perché ci sono già tantissime persone in attesa di essere collocate. Abbiamo accolto i primi contagiati e continueremo fino al nostro limite massimo, che è di 51 unità”. E chi sperava di rivedere avvicinarsi a casa i propri parenti, ospiti nel periodo della prima ondata dell’Rsa di via Buonarroti, dovrà attendere ancora. Come si ricorderà, nel culmine dell’epidemia, molti pazienti erano stati trasferiti in diverse Rsa, sia a Bellosguardo di Civitavecchia, sia in altre realtà territoriale, come Morlupo. Altre hanno avuto la peggio, visto che ad aprile la struttura contava, purtroppo, 22 morti essendo stato uno dei cluster cittadini insieme all’Rsa Bellosguardo e a quello interno all’ospedale San Paolo. “Molti dei nostri pazienti che non hanno avuto il Covid-19 – afferma Padroni – e quelli che si sono negativizzati, purtroppo, restano ancora lontano da Civitavecchia. Siamo nella rete delle strutture Covid-19 e la Regione Lazio ci ha chiesto di dare il nostro contributo anche per questa seconda ondata, visto che nella prima ci eravamo trasformati in struttura dedicata completamente al Covid-19. Lo faremo, con il nostro personale che è già formato, avendo avuto a che fare anche nella prima ondata con una situazione tutt’altro che facile”.

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