Incredibilmente e apparentemente senza motivo tra pochi giorni i cittadini italiani torneranno a votare dopo 14 anni di anti-politica, di governi tecnici voluti da “altri”, di non sensi e di rottamazioni di tutti quei punti di riferimento che la storia ha scritto sul sangue dei nostri avi. Oggi siamo ridotti a non sapere più cosa significano le parole “democrazia”, “sinistra”, “destra”, “centro”, “politica”, “nazione”, “identità” e tra poco anche “famiglia”. Certamente questo processo di distruzione psicologica, sociale, politica e economica parte da molto lontano non solo geograficamente ma anche temporalmente. Non essendo questa la sede per una analisi politica lascio questa premessa agli approfondimenti spontanei di chi qualche domanda ancora è disposto a porsela e mi concentro sull’importanza di questo voto per tutti noi. Contrariamente a quanto ci hanno indotto a crede la politica e l’economia sono parte integrante e strutturale del nostro “essere” e determinano seriamente e profondamente il nostro cammino su questa terra, la nostra possibilità di crescita, di evoluzione e il senso che diamo e daremo alle nostre vite. La disinformazione, il condizionamento e il becero inganno cui hanno sottoposto il popolo da decenni a questa parte hanno indotto i più a disinteressarsi di politica e di economia fino all’astensione anche dal voto. Le persone sono stanche e disgustate e non partecipano più alla vita pubblica ripiegandosi sempre di più nel privato e nell’egoismo. Anche quando gli interessi di alcune categorie sono palesemente violentati da normative anticostituzionali e violente non smuovono se non i diretti interessati. C’è in giro un’aria di lamentela e paura ma scarsa azione e poca consapevolezza e coscienza collettive. Indubbiamente hanno lavorato bene queste forze occulte e questi centri di potere a distaccare il cittadino dalla partecipazione alla vita pubblica e a ingenerare un senso di impotenza e rassegnazione. Infatti suonano veramente strane queste prossime elezioni decise in fretta e furia nel pieno delle vacanze estive e la caduta di quest’ultimo governo tecnico non eletto da nessuno avendo la piena fiducia di Camera e Senato. Veramente tutto strano! Ma dal momento in cui, come recita il detto popolare: “il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, questa mossa così sospetta che puzza fortemente di bruciato potrebbe essere una vera svolta per tutti noi, un elettro-shock che potrebbe far saltare un sistema ormai completamente folle e distorto della gestione della così detta “cosa pubblica”.

continua…

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