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La divinità sin dall’antichità è sempre stata associata al sole perché si presta molto bene come simbolo per descriverne alcune caratteristiche: porta la luce e dirada le tenebre; è il centro di tutto il sistema solare, tutti i pianeti girano intorno a lui, al suo campo gravitazionale; porta il calore, la vita, l’energia vitale, regola le stagioni e i processi vitali della natura; fa tutto questo senza distinzione tra buoni e cattivi, giusti e sbagliati e non chiede nulla in cambio; ma soprattutto lo fa consumando se stesso. Noi siamo qui a parlare perché l’energia del sole non soltanto arriva fino a noi e ci tiene in vita, ma è energia che il sole cede da se stesso a tutto e a tutti e tutto compenetra. Ecco che ritorna il simbolo del Sacrificio del Sole, del Re, del Sacerdote, del Re Pescatore ferito e della cerimonia con il Graal e la Lancia del Destino che trafigge il costato e fa fuoriuscire sangue e acqua. Quando in una esperienza interiore attraverso un lungo viaggio si giunge a questo luogo misterioso e si incontra il Re avviene una trasformazione radicale del nostro essere perché le due essenze si uniscono in un’unica essenza. Con queste testimonianze siamo arrivati a comprendere cosa sia un’esperienza spirituale, qualcosa che ci riguarda intimante e profondamente, che accade in un luogo misterioso e inaccessibile per vie ordinarie, dove si celebra eternamente il Sacrificio del Re Pescatore, Sacerdote e Sacrificatore di sé stesso. Egli è pronto a riversare il suo sangue, simbolo della sua Vita e del suo Sacrificio nella nostra Coppa-Cuore e stipulare con noi un’Alleanza Eterna, una Unione Divino-umana che ci trasforma in ciò che siamo chiamati ad essere sin dal principio dal nostro stesso Destino. Quando smettiamo di guardare e cercare fuori di noi chi siamo e la Verità e rivolgiamo l’attenzione al nostro Cuore è lì che inizia il vero viaggio verso la scoperta della nostra Dimensione Spirituale. Viaggio che può condurci fino al luogo dove si celebra il Sacrificio Divino per la nostra “Trasumanazione” dantesca. Esperienza che, se si realizza, ci rende portatori di una Luce nuova nel mondo, di Valori e Conoscenze da condividere con chi sta cercando se stesso proprio come lo stiamo facendo noi. A questo punto anche i nostri sensi fisici e le nostre emozioni prendono una consistenza e una profondità straordinarie proprio perché Spirito, Anima e Corpo sono intimamente uniti, sono un tutt’uno e formano chi siamo. Chiudo questo articolo dedicato alla nostra Dimensione Spirituale e ai Valori che essa ispira e nutre nel nostro Cuore e alla Vera Dignità dell’Uomo con uno degli esempi, a mio avviso, più potenti di cosa sia in grado di percepire con i sensi un Cuore risvegliato alla dimensione Spirituale.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura.
“L’INFINITO” Giacomo Leopardi
fine