A ridosso delle elezioni, quando si sta decidendo dei nuovi scenari che si aprono a seguito della necessaria e improrogabile dismissione del carbone a TVN, Enel ha già iniziato la campagna elettorale.
Annuncia riduzione dei posti di lavoro e nello stesso tempo si oppone e ricorre contro il decreto ministeriale che le prescrive di presentare il piano di dismissione del carbone per la centrale.
E’ chiaro che l’azienda vuole continuare ad usare il carbone oltre il termine fissato, facendo intendere che in caso contrario si apriranno prospettive minacciose per quanto riguarda tagli e precarietà occupazionale.
Funzionerà ancora il solito ricatto: lavoro in cambio di salute e ambiente?
L’azienda elettrica non può assolutamente imporci la sua volontà, dopo aver tratto dal nostro territorio profitti miliardari per 50 anni, riducendo progressivamente l’occupazione e producendo inquinamento che paghiamo a caro prezzo.
Respingiamo fermamente i tagli occupazionali e ogni minaccia ricattatoria.
Enel deve essere chiamata insieme a Governo e istituzioni a confrontarsi innanzitutto con i cittadini sui piani di conversione energetica del territorio.
La nostra lista “La Sinistra” propone nel programma elettorale i punti fondamentali di questo piano:
• la cessazione di uso del carbone entro il 2025 senza possibilità di proroga e senza possibilità di bruciare qualsiasi altro combustibile fossile o ricavato da rifiuti;
• la contestuale salvaguardia dell’ambiente, della salute e dei livelli occupazionali sia nella fase di transizione energetica che a fine percorso;
• la dismissione dell’impianto e di tutte le infrastrutture industriali deve essere contestualmente seguita da opere di bonifica e riqualificazione ambientale che garantiscano, insieme ad una significativa ancorché temporanea prospettiva di lavoro, la sicurezza che siano eliminati integralmente i rischi di ulteriore inquinamento.
Civitavecchia, 18/4/2019
Lista “La Sinistra”