Pallanuoto. La Snc si ferma sul più bello
Sconfitta a Catania per i civitavecchiesi (14-9). Dopo la sosta ultima partita della stagione.
Sconfitta con qualche rammarico per l’Enel Snc in serie A2. Alla piscina Scuderi di Catania la compagine di Marco Pagliarini ha perso per 14-9 contro i padroni di casa. La partita inizia in maniera sparagnina, con le bocche da fuoco scatenate da una parte e dall’altra. I fendenti di Checchini (doppietta) e Zanetic danno i primi due gol rossocelesti, ma i catanesi hanno già segnato il gol del vantaggio, per il 3-3 con cui si chiude la prima frazione. Il Civitavecchia si espone bene in attacco, ma non riesce a fare la stessa cosa per quanto riguarda le azioni in difesa. I problemi arrivano da Romiti, che subisce nel giro di pochi minuti due espulsioni temporanee e quindi va in panchina per non rischiare la terza. Identica situazione avviene nel secondo tempo. Gli etnei vanno sul 4-3, ma Iula sulla superiorità numerica fa impattare i conti. L’equilibrio viene interrotto nella seconda metà del secondo tempo, quando gli uomini di Dato vanno sul 6-4, con un’Enel Snc non in grado di respingere gli assalti avversari. Ad inizio terzo tempo i rossazzurri allungano sul 7-4, ma un tiro al volo di Castello ed una controfuga di Chiarelli consentono agli ospiti di andare a -1. Sembrerebbe il preludio alla rimonta, ma in realtà da qui l’Enel Snc scenderà di livello. Prima Iula viene espulso per brutalità e da lì il tempo si conclude con un parziale di 4-0 in favore del Catania, che praticamente incamera il successo. Negli ultimi minuti va fuori anche Zanetic, ma per raggiunto numero di falli gravi ed il match diventa una passerella per i siciliani. Nonostante i gol di Checchini, Romiti e Calcaterra la squadra di Pagliarini non riesce a tornare in scia e torna agli spogliatoi con il 14-9 finale. Una battuta d’arresto che dispiace sicuramente quella avvenuta alla Scuderi, perchè per oltre due tempi Andrea Muneroni e compagni hanno dimostrato di potersela giocare anche con il Catania. L’espulsione definitiva di Iula è stata un macigno per i rossocelesti, inermi di fronte alle capacità dei rossazzurri di gonfiare la rete del Civitavecchia.