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È a questo punto che le persone si distinguono e iniziano a conoscersi e a farsi conoscere. C’è chi esulta o si dispera, chi si arrabbia o impazzisce o ne approfitta per interessi personali, cioè si lascia prendere dalla propria mentalità, dalla propria personalità e si fa travolgere dalle emozioni, e c’è chi, invece, inizia un cammino di “ricerca di senso, conoscenza e verità”. Nell’antichità chi voleva intraprendere un percorso religioso o cavalleresco veniva sottoposto a dure prove impegnative e rischiose, venivano testate le sue virtù, le sue forze e le sue reali intenzioni proprio per individuare quelle coscienze degne e capaci di accedere, sopportare e custodire sacralmente le Verità che si celano dietro lo spesso velo della materia e dei sensi. Sì perché c’è una differenza radicale tra il possedere capacità e competenze e il possedere il “senso del sacro”. Il lavoro interiore ha sostanzialmente due vie e le conoscenze, le tecniche e le esperienze possono aiutare gli individui a sviluppare se stessi in due direzioni non per forza collegate e armoniche tra loro. La “crescita personale” ha lo scopo di accrescere le qualità e le abilità degli individui al fine di permettere loro una vita di successo e realizzazione e riguarda per lo più le seguenti dimensioni: la leadership, le tecniche di comunicazione efficace, il problem solving, il saper lavorare e cooperare in un gruppo, le competenze sociali, l’assertività, il managment, il business, ecc.
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