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C’è da chiedersi se invece della realizzazione in realtà le persone non cerchino invece l’espansione. La brama di avere sempre di più corrisponde ad un desiderio di espandersi in tutte queste cose. Così da studente si diventa dottore in qualcosa, poi dipendente, poi dirigente, poi amministratore e poi ancora altro e così via. Da affittuario a proprietario di casa e poi la seconda e la terza casa e poi ancora e ancora. Insomma il proprio Ego si espande e diviene identificandosi in tutte queste cose e in tutti questi successi, ma la coscienza è come se rimanesse sempre a bocca asciutta. Infatti quelle sensazioni e quelle domande che emergono dal profondo sono proprio la voce della nostra coscienza che reclama i sui diritti. Siamo tutti consapevoli che siamo individui a tempo, che la luce presto o tardi si spegnerà per tutti e non rimarrà più nulla di tutto quello che abbiamo fatto e costruito. Forse allora vale la pena ascoltare questa voce profonda del cuore che ci implora di non sprecare tutto il tempo della vita a rincorrere chimere, sogni e realizzazioni effimere anche se belle, allettanti e piacevoli. La vera realizzazione è l’espansione della coscienza, la piena consapevolezza o il risveglio del proprio Sé. È quando l’uomo interiore si risveglia e entra in relazione con le forze e le energie della realtà in cui siamo immersi che la coscienza si espande diventando tutto ciò che contempla e medita fino a conoscerlo nella sua essenza. Quando l’Ego riposa e il Sé si sveglia non si è più preda delle brame di accumulo e di successo ma si è uniti a ogni cosa e a ogni persona fino a sentirsi parte del tutto e tutto quanto nello stesso momento. L’espansione che sperimenta il nostro Sé non ha confini, non ha limiti e la consapevolezza è il suo dono più grande che ci lascia in eredità. Altro che anni di lavoro per comprarsi una bella macchina. Un attimo di pienezza interiore vale una vita intera.
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