“La Via degli Artisti-Collection”, fine di un’edizione con artisti allo scoperto e il ritorno del pubblico
Appena i DPCM lo hanno permesso, con il determinante aiuto della divisione cultura del comune di Viterbo, dell’assessore alla Cultura Marco De Carolis e con il supporto ed il patrocinio della Fondazione Carivit, ha fatto la sua comparsa “la Via degli Artisti-Collection” uno spin off dell’evento in strada giunto alla prossima V edizione.
La voglia di mostrare quanto sofferto durante la lunga notte del corona Virus ha spinto gli artisti ad uscire allo scoperto. In 21 giorni 3 gruppi da 5 pittori con moltissime proposte da tutti gli angoli della Tuscia:
I settimana
Paolo Crucili (Colle Sant’Angelo), Riccardo Sanna (Soriano nel Cimino), Luigi Fondi (Soriano nel Cimino), Francesca Sorbera (Valentano), Angelo Paccosi (Viterbo);
II settimana
Giuseppe Bellucci (Blera), Benito Cannone (Sipicciano), Giovanni Travaglini (Viterbo), Marco Pintus (Viterbo) e Manila Olimpieri (Lubriano)
III settimana
Francesco Graziotti (Viterbo), Rita Mare (Bolzano), Andrea Zanobi detto Zeta (Viterbo), Rita Passeri (Villa San Giovanni in Tuscia) e la giovanissima Rachele Capocecera (Soriano nel Cimino).
Molti stili e tecniche contrapposte: dalla’olio all’acquarello, dalla matita all’acrilico su carta. Dalla neo-diplomata Orioli Rachele Capocecera ai più affermati pittori già molte volte ospiti della Via degli Artisti: l’arte deve essere così, all inclusive, e presentarsi come un linguaggio aperto a tutti. Le tentazioni elittarie non servono ne agli artisti ne ai tanti curiosi che sono pronti a chiedere di fronte ad un opera che non “capiscono” ma che desta emozione. Libri Video e carte da gioco, l’offerta è pronta a tutte le sfide, sia interne che con il modno del turismo internazionale.
Il recovery dopo il corona virus può essere molte cose, a noi decidere. L’associazione “la Via degli Artisti” crede fermamente nell’arte e nella rete, insieme siamo più forti. Nello sport e nella gioia di vivere. Nei giovani e nella voglia di fare. Viterbo può offrire moltissimo: dai meravigliosi ologrammi del XVII secolo della Chiesa del Gonfalone al quartiere medievale scolpito nel tempo, dai prodotti enogastronomici classici di eccellenza suprema, alla nuova tradizione del Gelato o della Cioccolata artigianale. A noi fare il resto… sempre aspettando la nostra piccola e fragile Santa volteggiare leggera sopra i tetti del contro storico portata in trionfo dai nostri 117 eroi.
Alla prossima.