L’amministrazione comunale sullo Sprar ha una sola strada: quella di rinunciare e rispettare la volontà popolare
6 Novembre 2018
Leggo di varie opzioni che il sindaco Cozzolino e la sua vice Lucernoni starebbero studiando: dall’affidamento diretto a un nuovo bando, fino alla rinuncia. Ecco, questa è l’unica ipotesi percorribile. Cozzolino non si inventi nulla: il bando per gli alloggi andato deserto è l’ennesima dimostrazione del fatto che i civitavecchiesi non vogliano forme di pseudo accoglienza. Peraltro, a fronte del taglio dei fondi annunciato dal ministro Salvini, la stessa Arci ha dichiarato che con 22 euro al giorno anziché 36 non sarebbe vera accoglienza. Al di là delle perplessità che si potrebbero esprimere sulle dichiarazioni dell’Arci, il Sindaco si limiti all’ultima considerazione e ritiri l’adesione di Civitavecchia da ogni tipo di progetto di accoglienza. La città è già in ginocchio da sola.
Lo dichiara il capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso, che da subito insieme al collega Perello votò in consiglio contro lo Sprar dopo aver organizzato le manifestazioni contro Il Cara e i paventati sbarchi al porto.