Il ricordo di Viterbo dell’arbitro internazionale Daniele Doveri é legato al servizio militare. “Nell’estate del 1999 fui chiamato a svolgere il servizio di leva – ha ricordato ieri pomeriggio, lunedì 19 marzo 2018, durante una riunione tecnica presso la sezione Aia di Viterbo – mi presentai alla Sarvam, Scuola Addestramento Reclute Vigilanza Aeronautica Militare. Dopo due mesi fui trasferito a Latina dove conclusi il servizio militare.” La recluta di tanti anni fa oggi é un big degli arbitri di serie A e a gennaio scorso è stato nominato internazionale.
“Ho iniziato tardi ad arbitrare, avevo 19 anni e ho mosso primi passi in una piccola sezione, quella di Aprilia – ha confessato Doveri, che oggi è in forza alla sezione Aia di Roma 1 – dirigevo le gare e con il rimborso delle partite mi pagavo in parte gli studi universitari. Poi la passione per le sfide mi ha coinvolto, ho iniziato a divertirmi e mi sono impegnato a fondo. La via per raggiungere i grandi traguardi é fatta di tanti piccoli sacrifici quotidiani.
Preparate bene la partita che andrete a dirigere – ha detto Doveri ai giovani arbitri viterbesi – allenatevi, scambiate esperienze con i colleghi, studiate bene il regolamento. In sezione, dove siamo tutti uguali e non ci sono differenze, ponete quesiti tecnici a chi ha più esperienza di voi. Quando arrivate al campo sportivo siate educati, rispettosi e cordiali con tutti. Negli allenamenti e nelle gare impegnatevi a fondo, fate sempre un metro in più e non uno di meno rispetto alla volta precedente.”
“É stata una piacevole sorpresa scoprire questo legame con Viterbo – dichiara il presidente della sezione Aia di Viterbo, Luigi Gasbarri – Daniele ha rotto subito il ghiaccio, ha coinvolto i ragazzi nella discussione e durante la riunione tecnica ha saputo trasmettere ai giovani la sua passione e la sua grinta. Ha mostrato filmati di gare da lui dirette e non ha nascosto gli errori commessi, dando consigli sul modo di affrontarli e superarli”.
Presente alla riunione il componente del Consiglio Nazionale dell’Aia Umberto Carbonari, che ha avuto parole di elogio per il collega e lo ha ringraziato per il ritorno a Viterbo.