LASCIARE ANDARE IL PASSATO di Alessandro Spampinato (2^parte)

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Ci si può anche abituare alla sofferenza, al dolore e alla mediocrità. In questi casi la vita smette di avere significato e mordente e si invecchia rapidamente. Naturalmente la salute, la crescita e la realizzazione personale hanno a che fare con il coraggio e con la consapevolezza che la vita è un viaggio senza meta, una meravigliosa e unica esperienza che vale assolutamente la pena di essere vissuta. Restare legati al passato o a qualcosa o qualcuno che non c’è più o è semplicemente cosa finita significa disperdere le proprie energie mentali e affettive nel nulla con la conseguente sensazione di sconfitta, sconforto, rabbia e fallimento. Le relazioni sono trame mentali, intrecci di pensieri, rappresentazioni e ricordi che si accompagnano alle relative cariche emotive. Per questo qualcosa di non chiuso o definito continua a lavorare dentro di noi e a suscitare emozioni e sentimenti che si disperdono nel vuoto di qualcosa che non c’è più. La nostra vita si deve armonizzare alle leggi della natura e in natura tutto è movimento, vibrazione e trasformazione. È come un fiume, in cui non ci si può bagnare due volte nella stessa acqua, ad ogni istante si presenta a noi una nuova situazione. Ciò che è fermo è morto e va lasciato andare. Quando chiudiamo con il passato, voltiamo pagina o chiudiamo un cerchio la mente si svuota e il nostro essere si ricarica di nuove energie, siamo pronti per rimetterci in viaggio e fare nuove tutte le cose. Chi ha il coraggio e la volontà intelligente di lasciar andare ciò che non serve più o non ha più senso di essere alimentato è una persona in cammino, è in viaggio in questa vita, sta evolvendo, sta maturando Amore nel suo Sé più profondo e, soprattutto, è vivo. Concludo questa riflessione con le parole di Paolo Coelho: “bisogna chiudere i cicli, non per orgoglio, incapacità o superbia… semplicemente perché quella determinata cosa esula ormai dalla tua vita. Chiudi la porta, cambia musica, pulisci la casa, rimuovi la polvere. Smetti di essere chi eri e trasformati in chi sei!”.

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