Tempo scaduto per il generale Umberto Saccone alla guida della Port Authority Security e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha provveduto a pubblicare il bando per cercare un suo sostituto.
Certo, trovarne uno con la stessa preparazione, livello di conoscenze e se governerà Di Maio dei 5 Stelle male che vada Sottosegretario sarà impresa davvero ardua.
Ad onor del vero, due giorni fa abbiamo avuto un faccia a faccia con il generale Umberto Saccone e il suo amico “d’arma” Vincenzo Conte.
Quest’ultimo decisamente simpatico e logorroico. Si vede che non veste più la nera divisa dell’Arma dei Carabinieri da qualche decennio.
Che ci siamo detti in questo incontro fugace fatto fuori dall’edificio di Molo Vespucci?
Un sacco di cose per la verità. Una difesa stoica del presidente Francesco Maria Di Majo che, secondo Conte, i decreti può firmarli quando gli pare, da dove gli pare anche se la data e il luogo sono diversi da dove si trova.
Detto questo che non ha certo bisogno di commenti, siamo stati accusati di aver fatto illazioni sul modo in cui è stata fatta la selezione proprio di uno dei nostri interlocutori, Vincenzo Conte, e di non aver scritto nulla su altre strane manovre accadute intorno alla PAS in questi ultimi cinque anni.
Ad esempio hanno fatto riferimento a due coniugi che lavorano all’interno dell’ente e che avrebbero avuto incarichi di “favore” senza che nessuno ne contestasse la regolarità prima di loro.
Il chiaro riferimento, anche perché ne abbiamo fatto il nome, era per Massimo Scolamacchia e la sua consorte avvocato.
Non solo. Si è parlato di un’auto elettrica e del mostruoso costo mensile che non sta né in cielo né in terra.
Del fatto che l’ammiraglio Felice Nitrella doveva essere licenziato ed è stato giusto licenziarlo la risposta è stata semplice, perché “non poteva non sapere” che chiedere un prestito alla PAS era una palese violazione delle norme contrattuali.
Oppure del fatto di come sia giusto perseguire Massimiliano Grasso dal punto di vista disciplinare per tutta una serie di fatti o accadimenti non meglio precisati.
Altro ancora. Una chiamata dell’Agenzia delle Entrate che vuole incontrare Saccone per avere chiarimenti su alcune posizioni e che comunque, ogni riscontro poco chiaro da lui individuato e adesso dal tandem, è stato e sarà puntualmente segnalato al MEF e alla Corte dei Conti.
Non finisce qui. Il generale Umberto Saccone ha tenuto a precisare, più di una volta, che il suo incarico è a titolo gratuito e che non ha usufruito di alcun tipo di rimborso tant’è che lo abbiamo definito il Samaritano della PAS e che questa cosa gli fa onore.
Abbiamo provato a far capire che l’incarico all’IEOPA che ha predisposto il bando e che ha individuato Conte quale direttore tecnico era al limite della legalità visti i precedenti rapporti tra loro. Niente. Siamo noi che abbiamo quattro o cinque personaggi che ci forniscono informazioni errate mirate a screditare il loro operato.
Abbiamo chiesto di fare una video intervista in diretta ma ci è stata negata o meglio, il generale non ce la potrà concedere fino a quando ricoprirà questo incarico e quindi, prima del 13 aprile, non è disponibile a rispondere alle nostre domande.
In compenso, Vincenzo Conte, ci è sembrato davvero brillante e anche lui disposto a fare dei sacrifici per l’amor patrio.
Lasciare l’incarico prestigioso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per una piccola società di sicurezza portuale ne sono la riprova.
In attesa di incontrarli, chiarire nel dettaglio e senza tagli o censure, quindi riportare tutto ciò che hanno da dire e controbattere alle nostre contestazioni giornalistiche, oggi, finalmente, è apparso il bando per individuare il sostituto proprio di Umberto Saccone.
Noi non vediamo l’ora che siano pubblicati, dopo il 12 aprile, i nomi di coloro che hanno ufficialmente presentato un curriculum e quindi la propria candidatura. Azzardare il nome del vincitore adesso come lo facemmo con Paolo Risso sarebbe davvero troppo. Aspettiamo e siamo convinti che anche questa volta i bookmakers non sbaglieranno le quote.
Piccolo inciso. Vincenzo Conte ci ha chiesto di cercare su internet il suo passato da colonnello dei carabinieri impegnato nella lotta alla Mafia e al terrorismo, in special modo delle Brigate Rosse. Sarà che non siamo stati fortunati o che i soldi che stanno spendendo per le web reputation hanno fatto slittare indietro le notizie ma non siamo riusciti a trovarne una (continueremo per amor della verità).
(Fonte e Foto: www.etrurianews.it)