ITALIA MAGLIA “VERDE”: FORESTE E BOSCHI IN AUMENTO, MA NEL LAZIO, DOPO GLI INCENDI DI AGOSTO, SI CONTANO ANCORA I DANNI.
Il 21 novembre di ogni anno si celebra in Italia la Giornata mondiale degli Alberi, per onorare e valorizzare le foreste e i boschi del nostro Paese e per promuovere, nel Lazio, a seguito dei recenti incendi, politiche di riduzione degli effetti nocivi delle emissioni, di protezione del suolo e incentivazione di spazi verdi nelle nostre città.
La giornata dell’Albero vista con gli occhi dei delegati di Ambiente Mare Italia – AMI della Regione Lazio.
SUD PONTINO
“Il nostro territorio ha bisogno di protezione e sicurezza – interviene Andrea Izzi, referente della delegazione di Ambiente Mare Italia – AMI Sud Pontino – dai fenomeni dovuti al dissesto idrogeologico. Abbiamo purtroppo verificato più volte come la deforestazione dovuta per lo più agli incendi estivi causa frane e fiumi di fango alle prime consistenti piogge. L’ultimo esempio, nella nostra zona, lo abbiamo visto 15 giorni fa, quando per le intense piogge parte della cittadina di Itri è stata invasa da fiumi di fango nero per la frana di una montagna completamente bruciata quest’estate, con case evacuate e strade rese inagibili”.
E aggiunge – “In occasione della Giornata dell’Albero, Ambiente Mare Italia – AMI invita le amministrazioni locali ad intervenire concretamente sul nostro territorio. Per non vedere più le nostre città in ginocchio”.
CIVITAVECCHIA- TARQUINIA
A Civitavecchia – interviene Ivana Puleo, referente della delegazione di Ambiente Mare Italia – Civitavecchia-Tarquinia – il 25 luglio scorso un gravissimo incendio è divampato all’interno del campeggio che si trova dentro la pineta della Frasca chiuso da tempo, in un’area dove non c’erano particolari fonti di calore o fiamme libere.
E aggiunge -“lo stesso giorno poi si era sviluppato un altro incendio nella zona tra Boccelle e Casaletto Rosso ( a SUD di Civitavecchia) domato in piena notte e dove sono intervenute cinque squadre da Bracciano, Cerveteri e da distaccamenti cittadini di Roma. Come se non bastasse un terzo incendio si sviluppò anche a Santa Marinella in una situazione certamente non semplice da gestire per i Vigili del Fuoco dato anche il forte vento. Al netto delle operazioni di spegnimento, la conta dei danni è stata davvero dolorosa: la scorsa estate Civitavecchia ha perso una grande fetta di verde: più di 200 ettari tra pini marittimi e macchia mediterranea. Quello degli incendi dolosi e della deforestazione dovuta all’antropizzazione è un problema globale. Noi possiamo e dobbiamo fare la nostra parte”.
“L’Albero non è solo un dono della Natura, è anche lo strumento che la Natura ci ha messo a disposizione per intervenire sui cambiamenti climatici, sulla nostra salute e sulla qualità della nostra vita – dichiara Alessandro Botti, Presidente di Ambiente Mare Italia – AMI-. Per questo, in occasione della Giornata Nazionale dell’Albero, Ambiente Mare Italia – AMI invita a riflettere sull’importanza che gli Alberi hanno per l’ambiente che ci circonda e per una migliore qualità della vita”.
LADISPOLI – CERVETERI
“La città di Ladispoli non ha dimenticato gli incendi dolosi dell’estate 2017, incendi che hanno devastato il bosco di Palo e la macchia mediterranea a nord della città – dichiara Francesca Lazzeri, Referente della delegazione territoriale di Ambiente Mare Italia – Ami Ladispoli- Cerveteri-. “Ma non solo. Ladispoli soffre per l’assenza di un piano concreto di infrastrutture verdi. Pochi giorni fa sono stati abbattuti gli storici alberi di via Lazio, e capitozzati quelli di via Duca degli Abruzzi dopo che ne era stato annunciato il taglio radicale. Queste due strade, come tutto il centro storico erano caratterizzati dalla presenza di gelsi e platani, ora ne rimangono sparuti esemplari. Abbiamo bisogno di un piano infrastrutturale e ci auguriamo che questa giornata possa essere spunto di riflessione per la nostra città e di sprone alle Istituzioni. Ami Ladispoli Cerveteri – ci sarà”.
Il messaggio è arrivato forte e chiaro anche dalla Cop 26 di Glasgow, nel corso della quale non è stato raggiunto nessun accordo decisivo sui cambiamenti climatici, ma almeno un impegno concreto dei Governi per porre fine alla deforestazione entro il 2030.
A livello mondiale è allarme deforestazione!
Circa il 30 per cento delle terre emerse del Pianeta è coperto da boschi per un’estensione totale di quasi 4 miliardi di ettari1 . Fonti FAO avvertono però come ogni anno si perdono mediamente boschi e foreste per 5,2 milioni di ettari l’anno e come, solo nel 2019, se ne siano persi ben 26 milioni di ettari.
In Italia la situazione è più green. Dal 2015 al 2020 la copertura forestale è aumentata di quasi un punto percentuale (dal 30,8 al 31,7 per cento), più che in qualsiasi altro Paese in Europa e al di sopra di nazioni a tradizionale vocazione boschiva come la Germania (31 per cento) e la Svizzera (31 per cento) 2 .
Le foreste sono uno scrigno di biodiversità, ospitando l’80 per cento delle specie animali e floreali terrestri e sono necessarie per mitigare l’effetto serra e cambiamenti climatici e contrastare l’innalzamento della temperatura globale.
Una grave minaccia pone a rischio le nostre foreste: gli incendi boschivi che causano una perdita di biodiversità genetica, il rilascio e immissione in atmosfera di quantità enormi di anidride carbonica e altri gas serra3 .
Secondo i dati dell’European Forest Fire Information System (Effis), pubblicati nel mese di agosto, dall’inizio dell’anno nella nostra Penisola sono bruciati 102.933 ettari di terreno, un’area grande quanto 140mila campi da calcio. La situazione, dal mese di agosto, è andata peggiorando a causa dei continui incendi che hanno colpito la penisola ed in particolare il sud Italia4 .
“Il nostro Paese ha bisogno di diffuse e condivise politiche di forestazione urbana e periurbana” – avverte il Presidente di AMI, Alessandro Botti.
Secondo il Rapporto 2021 sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), nel 2019 il nostro Paese era il primo per numero di morti per biossido di azoto, circa 10.640 nel 2019, ed è il secondo dopo la Germania per i rischi da particolato fine PM2,5, 49.900 morti.
“Le foreste urbane e periurbane sono la soluzione per il contrasto dell’inquinamento da biossido di azoto e permettono un netto miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Una politica coerente e non occasionale di forestazione permette l’incremento della biodiversità all’interno delle nostre città e un incremento del benessere psico-fisico degli abitanti” – conclude Botti.
“Le infrastrutture verdi – dichiara Ilaria Falconi, Responsabile per Ambiente Mare Italia dell’Area Tutela del suolo e agricoltura biologica – dovrebbero essere realizzate in modo da divenire delle reti naturali, strutturali e funzionali in grado di migliorare la resilienza, le condizioni microclimatiche e la qualità dell’aria della città; di permettere la ritenzione e il riciclo della risorsa idrica; di garantire la mitigazione e l’adattamento al rischio idrogeologico e climatico”.
Per questo Ambiente Mare Italia – AMI – in occasione della giornata dell’Albero, promuove nel Lazio, accanto alla messa a dimora di nuovi alberi, una progettazione delle infrastrutture verdi in base alle caratteristiche del sito oggetto dell’intervento, al fine di massimizzare i servizi ecosistemici in un’ottica di multifunzionalità̀ e di benefici per la salute dei cittadini e del nostro Pianeta.
Chi siamo
Ambiente Mare Italia – AMI è un’Associazione di promozione sociale nata dall’entusiasmo e dalla voglia di impegnarsi di tanti cittadini, pronti a mettersi in gioco al fine di far conoscere, tutelare e valorizzare l’ambiente e il patrimonio artistico-culturale del nostro Paese. AMI opera con l’obiettivo di trasmettere attraverso il diretto intervento ambientale, l’informazione e la formazione, i valori di un vivere e operare secondo i principi di sostenibilità, di una economia circolare ed eco-compatibile.
AMI nasce anche dalla professionalità, competenza ed entusiasmo di tanti ricercatori, giuristi, imprenditori, economisti, tutti convinti che sia arrivato il momento di coordinare le forze e unire le conoscenze per realizzare progetti di tutela ecologica.
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