LE NUOVE DIPENDENZE (Rubrica a cura di Alessandro Spampinato)
Questi ultimi 10 anni sono stati caratterizzati dalla crisi economica, dalla instabilità della politica internazionale e dalla diffusione di tecnologia a basso costo che è entrata a far parte della vita quotidiana di tutti. Anche nei paesi oppressi dalle guerre e dalla povertà le case hanno le parabole tv e le antenne per la ricezione satellitare. Computer, smatphon, tablet, ipod, box ecc. sono parte integrante del nostro tempo. Gestire la rete e la complessità delle telecomunicazioni, anche private, è impresa difficile, ma il sistema di controllo di massa ha pensato bene di metterci le mani e ci sta riuscendo, devo dire, molto bene. Avere il controllo sui mezzi di comunicazione di massa significa controllare le masse stesse e la coscienza collettiva. La vera sfida oggi è questa. Dopo aver indebolito gli Stati e le Nazioni attraverso la crisi economica e l’instabilità dei governi, il passo successivo è preparare le masse e le nuove generazioni all’informazione pilotata e falsa, all’oblio della coscienza, alla costruzione mentale di una realtà bugiarda cui tutti devono credere. Programmi televisivi, applicazioni per smartphon, film, canzoni, videogiochi ecc tutto concorre a drogare i bambini e gli adolescenti con una realtà virtuale, magica, seduttiva e falsa togliendo loro emozioni, rapporti interpersonali e pensieri reali. Tutto è immediato, veloce e consumato. Tutto è in vendita, è costruito, photoscioppato, elaborato, pubblicizzato e messo in vetrina sui social, anche l’amore e il sesso. I bambini e gli adolescenti di oggi non approfondiscono e non ricercano, non sanno cosa voglia dire leggere un libro di narrativa o leggere un giornale, non parlano ma chattano, non si trasmettono emozioni ma si mandano emoticons, non hanno tempo per passeggiare o stare insieme, videogiocano in rete. Anche il vecchio bullismo sta trasformandosi in cyberbullismo e le vecchie dipendenze da eroina e alcool stanno lasciando il posto alla “Internet Addiction”. La conseguenza è una massa di ragazzi e ragazze senza iniziative, senza desideri o sogni di natura esistenziale, che non sanno riconoscere le proprie emozioni, i propri sentimenti e i propri bisogni, ma sono abilissimi e super veloci nel risolvere quadri di videogiochi o a scrivere con la tastiera del cellulare. Non importa saper scrivere, tanto l’applicazione T9 corregge e completa le parole in automatico. Una coscienza drogata, addormentata e bombardata da immagini, spot, notizie, video e suoni non pensa, non ragiona, non riflette, non comprende. Si beve tutto senza domande nè dubbi nè critiche. Un esercito di uomini scollegati da sè stessi e dalla realtà, senza emozioni, se non la rabbia e l’ansia, abituati a vincere e a combattere secondo schemi di annientamento violento e sanguinario dei nemici virtuali. La libertà ha a che fare con la consapevolezza, senza di essa si è marionette guidate da padroni. Per raggiungere un dignitoso e essenziale stato di coscienza umana sono necessari l’esercizio del pensiero libero e lo scambio e il confronto rispettoso con gli altri delle proprie idee. Per tanto i nemici della crescita e dell’evoluzione dell’umanità sono, oltre la povertà, lo sfruttamento e la violenza, le droghe e le dipendenze, oggi sempre più tendenti alla tecnologia e ai mezzi di comunicazione, il pensiero unico, il dogmatismo, gli integralismi, l’ignoranza e la solitudine. Questi sono i tempi che stiamo vivendo, tempi antiumani, che aggrediscono le persone socialmente, economicamente, psicologicamente e culturalmente. E’ nostro dovere provare a contrastare questa deriva della civiltà cercando di fare cultura, di aprirci al dialogo spegnendo i telefoni e le televisioni, di incontrarci per strada per stare fisicamente e umanamente un pò insieme per scambiarci opinioni, idee, emozioni, sensazioni e progetti. E’ nostro dovere ricordarci che siamo cittadini di questo mondo fatto di terra, di aria, di acqua e di energia vitale e non di un cybermondo gestito da Avatar e da Intelligenze Artificiali. E’ nostro dovere ricordare che l’essere umano ha come spinte naturali innate la ricerca della felicità, la conquista della conoscenza e la realizzazione nell’amore e nella bellezza.
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