LE VIRTU’ INTERIORI CHE CONDUCONO AL SUCCESSO di Alessandro Spampinato (1^ parte)
“Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.” Così proclamava Stive Jobs ai neolaureati di Stanford. Lui ha dato prova al mondo intero di cosa è capace un uomo libero, coraggioso, determinato e innamorato. Nel bene e nel male, per raggiungere risultati, bisogna attingere al talento personale e alle potenze della coscienza. Adesso provo ad analizzare brevemente questi quattro elementi.
– La “libertà interiore” è libertà dagli schemi, dagli indottrinamenti ricevuti, dalla cultura, dal giudizio e dal pregiudizio. La libertà è non sapere più niente, essersi spogliati anche delle idee su noi stessi, aver fatto piazza pulita del sapere. La libertà è il risultato dell’aver disimparato tutto, è assenza di memoria. La libertà interiore è percezione pura del “qui e ora”, di questo momento che rappresenta l’unico attimo in cui siamo realmente vivi e operanti, perché il passato è passato e il futuro deve ancora venire.
– La parola “coraggio” deriva dal latino coraticum o anche cor habeo, aggettivo derivante dalla parola composta cor, cordis: cuore e dal verbo habere: avere: ho cuore. È la virtù umana, spesso indicata anche come fortezza, che fa sì che chi ne è dotato non si sbigottisca di fronte ai pericoli, affronti con serenità i rischi, non si abbatta per dolori fisici o morali e, più in generale, affronti a viso aperto la sofferenza, il pericolo, l’incertezza e l’intimidazione. Anche questo aspetto realizza gli obiettivi sia nel bene che nel male. E’ la forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione i dolori e le prove, nell’affrontare con decisione un pericolo, nel dire o fare cose che comportino rischio o sacrificio.
(continua nella prossima edizione)