(segue dalla scorsa edizione)

– Per “determinazione” si intende stabilire o indicare con esattezza qualcosa, ma anche volontà risoluta, fermezza nelle scelte, risolutezza. Essere determinati vuol dire sapere in modo chiaro e distinto cosa si vuole, avere una direzione ben definita nell’agire, avere la mente ferma sull’obiettivo da raggiungere. Ciò richiede libertà, coraggio e assunzione di responsabilità. Un simbolo efficace potrebbe essere la spada rivolta verso l’alto, d’acciaio, con le due lame affilate e taglienti per abbattere gli ostacoli e la punta direzionata verso il cielo degli ideali. Ma anche qui si può essere determinati sia nel bene che nel male. Ciò che fa la differenza di valore è, secondo me, la quarta caratteristica: l’amore!

– “L’amore” inteso come virtù rappresenta la gentilezza e la compassione, la vicinanza disinteressata, la fedeltà e la preoccupazione benevola nei confronti di altri esseri viventi, ma anche il desiderare il bene di altre persone. Se la libertà, il coraggio e la determinazione sono sotto il dominio dell’amore allora il risultato, anche se può dare fastidio a qualche ben pensante o a qualche bigotto intrappolato nei suoi dogmi mentali, sarà moralmente buono e giusto. Chi ama è l’Io, il cuore o l’anima, cioè l’essere che siamo e ad indicare la meta è la sua voce, la nostra voce interiore. Per chiarire meglio di quale amore sto parlando cito gli antichi Greci che hanno individuato quattro forme primarie di amore: quello parentale-familiare (storge), l’amicizia (philia), il desiderio erotico ma anche romantico (eros) e, infine, l’amore più prettamente spirituale (agape), il quale può giungere fino all’auto-annientamento o kenosis. Quando si è mossi dall’agape è perché il nostro Io più profondo si è rivelato e ci ha parlato dal fondo della nostra coscienza. Ecco perché emergono la libertà, il coraggio e la determinazione, perché è in gioco il compimento del nostro destino, la realizzazione della nostra esperienza di vita, la costruzione reale di chi siamo così come siamo. Quando l’Io ci parla possediamo la nostra verità unica e incorruttibile, tutto il resto è secondario! Ciò che fa la differenza è l’ascoltare la voce interiore e seguirla per fare della nostra vita ciò che siamo o non ascoltarla e vivere la vita di un altro o pensata per noi da altri.

www.alessandrospampinato.com

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