“Tutti sono utili, nessuno è indispensabile”, recita un vecchio motto che invita a fare squadra. Perciò la consigliera Fabiana Attig eviti di mettersi la maglietta di quella cui si deve l’elezione del Sindaco Tedesco nel 2019: è una mistificazione talmente pacchiana da far sorridere. La nostra coalizione ha vinto al ballottaggio con un vantaggio di circa 3700 voti: non ricordiamo che la Attig o il suo gruppo avessero preso tutte queste preferenze, anzi è vero il contrario: se Tedesco avesse perso il ballottaggio, lei non sarebbe entrata in Consiglio comunale e non avrebbe quindi avuto la possibilità di fare, oggi, l’aspirante pasionaria dell’opposizione. Perciò, al limite, è lei a dover ringraziare…
Senza dubbio è un dato di fatto che la sua performance all’assemblea sindacale di questa mattina è stata tutt’altro che applaudita, bensì duramente contestata, creando anche tra i presenti quel fenomeno di divisione e tensione che spesso ritorna nella sua storia politica. Cosa che nulla ha a che fare con il sessismo, agitato in maniera assai strumentale e attribuito peraltro a una persona, come il Sindaco, che da tali stereotipi è notoriamente lontano anni luce.
Si faccia allora, la consigliera Attig, un approfondito esame di coscienza sul fatto che, se nessuno è indispensabile e tutti possono essere utili, è purtroppo vero che qualcuno è spesso dannoso.