Chi ha paura della decarbonizzazione? Non la Lega. Né la coalizione, visto quanto scritto nel programma che abbiamo condiviso con le altre componenti.
La recente questione riguardo gli appalti di manutenzione, abbinata alla vicenda degli esuberi, ci dice chiaramente che su Torre Valdaliga Nord è in corso un disimpegno di Enel sul carbone. Non ci incateneremo certo ai cancelli della centrale per questo motivo.
Ben diverso è invece concentrarsi sul futuro che quella parte di città dovrà avere, un minuto dopo aver garantito il presente e il futuro stesso ai lavoratori che vi operano, ottenendo quindi il sostentamento delle loro famiglie. Noi crediamo che fare barricate su appalti ormai residuali e su lavori di manutenzione che andranno assottigliandosi sempre di più nei prossimi anni sia fare battaglie di retroguardia. Sulla scorta di quanto già detto dagli amici di Forza Italia, crediamo invece che la battaglia vada fatta per avere piani industriali chiari da Enel.
Impegniamo allora l’azienda ad attivare progetti e stabilimenti di ricerca e innovazione tecnologica per mantenere gli attuali livelli occupazionali ed anzi aumentarli, anche a livello d’indotto, puntando su green economy e poli d’eccellenza da creare in Zona industriale e sulle aree che si libereranno con la decarbonizzazione, ad esempio con la produzione di e da fotovoltaico.
Altro che inceneritore: Ernesto Tedesco ha detto il suo no, così i partiti della nostra coalizione, mentre il Pd che governa la Regione Lazio vorrebbe imporlo ai territori… Sappiano, a sinistra, che possono andare a termovalorizzare altrove. Anzi, visto che finalmente si potrà fare, si abbatta pure quella ciminiera così ingombrante lasciando, in tutti i sensi, un altro orizzonte alla nostra città. La Lega, dai suoi ministri all’ultimo dei suoi militanti, si batterà per questo.

Lega con Salvini – Civitavecchia  

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